L’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello ha inoltrato una nota al Direttore Generale dell’ ARPA Sicilia Dott. Francesco Licata di Baucina, con la quale chiede di avviare una indagine conoscitiva sul monitoraggio effettuato nel corso dell’anno 2012, sull’intera rete regionale, in merito alla qualità dell’aria.
La verifica si è resa necessaria a seguito dei dati comunicati nei giorni scorsi dalla Provincia Regionale di Agrigento, che ha rilevato il superamento di polveri fini (PM10) nei mesi di Novembre e Dicembre 2012, per le stazioni di Agrigento Via dante , Porto Empedocle Uno e Porto Empedocle Tre. I controlli mirano infatti, ad accertare se gli sforamenti registrati dalle centraline, rientrino o superino il limite massimo dei 35, previsto nell’anno solare.
L’iniziativa, estesa all’intero territorio della regione, mira alla tutela dell’aria dalle emissioni di inquinanti .
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Comitato Cittadino Isola Pulita Isola delle Femmine
Via Sciascia 13
Al Presidente della Regione Sicilia
Onle Rosario Crocetta
Piazza Indipendenza 21
Fax 091 7075302 90129 Palermo
All’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente Sicilia
Dott.sa Mariella Lo Bello
Via Ugo La Malfa 169
Fax 091 7077963 90146 Palermo
Anticipata via Fax
Sig. Presidente e Sig. Assessore,
il 21 novembre 2007 Legambiente denunciava in una conferenza stampa che il Piano
Regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente, approvato ed
adottato con il D.A. n. 176/Gab del 9 agosto 2007 dall’Assessore al Territorio e Ambiente
Interlandi, era un copiato dall’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro,
nonché un collage di capitoli, paragrafi, ecc. integralmente trascritti da pubblicazioni già
edite da altri Enti ed Amministrazioni (vedasi allegati).
Gli autori non si erano neppure accorti che quel Piano del Veneto, cui avevano attinto, era
già stato bocciato dalla Comunità Europea parecchi anni prima, né che nel copia e incolla
si erano generate inedite “comunanze” e “similitudini” tra le caratteristiche ambientali del
Veneto e della Sicilia, tipo il “sistema aerologico padano” della Regione Siciliana, le piste
ciclabili lungo gli argini dei fiumi e dei canali presenti nei centri storici dei Comuni siciliani,
l’esistenza delle Comunità montane, ecc.
Inoltre, come non ricordare il servizio di Striscia la Notizia in cui il Dirigente Generale del
Dipartimento Ambiente, Pietro Tolomeo, affermava trattarsi di “refusi “ (ma refusi di cosa?)
e si lasciava sfuggire che “nel copiare nel computer può succedere”.
Come non ricordare che la commissione ispettiva assessoriale, al cospetto di fatti
eclatanti, era costretta a rimettere il mandato senza rendere alcuna relazione?
Erano, invece, Legambiente ed i partecipanti alla conferenza stampa a subire attacchi
ingiuriosi e diffamatori (banda di lestofanti, banda di cialtroni, esperti in truffe, ciarlatani,
cricca di imbroglioni, cricca di mascalzoni, ecc.) da parte del dirigente responsabile della
redazione del c.d. Piano, Salvatore Anzà, tramite diverse note redatte su carta intestata
del Dipartimento Ambiente, senza che i vertici politici ed amministrativi dell’Assessorato o
della Regione intervenissero minimamente.
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E’ più che evidente che quel dirigente, rimasto impunemente al proprio posto, ha potuto
contare su una consolidata rete di protezione.
Invece, per quegli scritti lo stesso dirigente ha già subito una condanna in sede civile e altri
altri procedimenti, civili e penali, nei suoi confronti sono in via di definizione.
Ebbene, a distanza di 5 anni dai fatti denunciati, il Piano copiato non solo non è stato
ritirato, come era stato richiesto a suo tempo da Legambiente, ma fa ancora
incredibilmente “bella mostra” nel sito istituzionale dell’Assessorato Territorio e Ambiente
come fosse un documento tuttora valido e rappresentativo.
A fronte di questa situazione a dir poco paradossale, che appare confliggere in modo
insanabile, oltre che con il decoro ed il prestigio dell’Amministrazione, con le dichiarazioni
programmatiche in materia di trasparenza e legalità del nuovo Governo della Regione, le
scriventi Organizzazioni tornano a chiedere l’immediato ritiro del Piano copiato, anche
come segnale forte di voler mettere la parola fine ad un deleterio modus operandi e ad un
sistema di impunità tra i più oscuri dell’attività amministrativa della nostra Regione.
E’ di queste giorni la notizia del Tribunale penale di Palermo Giudice Monocratico, sez.
quarta penale, nel proc. n. 4863/2010 che nell’udienza del 18 ottobre 2012, è stata
emessa la sentenza n. 5455/2012, di condanna a un anno e otto mesi di reclusione, pena
sospesa, nei confronti di Anzà Salvatore, parte offesa Legambiente Comitato Regionale
Siciliano in persona del Presidente arch. Domenico Fontana, per le diffamazioni derivanti
dalle affermazioni, dichiarazioni e frasi offensive riportate nelle note inviate a diversi enti in
danno dell’associazione e del presidente Regionale arch. Domenico Fontana.
L’operato del dr. Anzà risulta a nostro parere di una gravità estrema, in quanto dette note
sono state redatte su carta intestata dell’ARTA e firmate dall’Anzà nelle funzioni ufficiali di
responsabile del Servizio 3 verso l’esterno in rappresentanza dello stesso ARTA.
FIRMATARI DEL DOCUMENTO:
Alessandra Bianco presidente di AugustAmbiente,
Luigi Solarino presidente di Decontaminazione Sicilia,
Alessandro Leandro Janni presidente di Italia Nostra,
WWF Palermo,
Giuseppe Ciampolillo coordinatore di Comitato Cittadino Isola Pulita,
Firmato: Giuseppe Ciampolillo
Per comunicazioni: Giuseppe Ciampolillo Isola Pulita Via Sciascia 13 90040 Isola delle
Femmine isolapulita@gmail.com 3331017981
Si allegano:
1. Piano Siciliano e Fonti copiate
2. Guida lettura Piano