E’ pronta la campagna di raccolta firme per chiedere la realizzazione di una legge regionale sul diritto allo studio in Sicilia promossa da Rete degli Studenti Medi Sicilia, FLC CGIL Sicilia e CGIL Sicilia con la collaborazione e il sostegno di diverse associazioni che operano sul territorio.
La campagna consiste in una raccolta firme a sostegno di una legge regionale che possa definire un sistema di servizi per gli studenti, garantire loro assistenza e agevolazioni per poter accedere all’istruzione ed esercitare il loro diritto allo studio oltreché razionalizzare l’utilizzo delle risorse della regione a favore delle politiche sociali e culturali.
Più di un mese fa durante la campagna elettorale per le elezioni regionali siciliane avevamo mandato una lettera ai due candidati governatori e alle forze politiche di centro-sinistra in corsa per le elezioni regionali per sottoporre loro la nostra proposta di legge regionale sul diritto allo studio e chiedere loro di impegnarsi a inserirla nel loro programma di governo e a realizzarla una volta eletti. La risposta dei due candidati, tra cui c’era il neo presidente della regione Rosario Crocetta, era arrivata subito. Il presidente Crocetta si era impegnato da candidato a realizzare questa legge una volta eletto e a farlo consultando anche noi. Adesso che è stato eletto, che si è insediato e che ha già formato la sua giunta, crediamo che sia arrivato il momento di dialogare con il presidente Crocetta e con il nuovo governo regionale per aprire un tavolo di confronto e di contrattazione per realizzare la nostra proposta di legge regionale sul diritto allo studio.
Il diritto allo studio in Sicilia non esiste. In Sicilia non si è mai investito sulla pubblica istruzione. La nostra è l’unica regione a non avere una legge quadro regionale sul diritto allo studio. Nella nostra regione 9 edifici scolastici su 10 non sono a norma e il 52% sono in stato di pericolo, non esiste un valido ed economico sistema di trasporti con agevolazioni agli studenti, non è mai stato implementato un solido pano di welfare studentesco e la dispersione scolastica raggiunge picchi del 30%.
La proposta di legge che vogliamo presentare al parlamento regionale è un rimedio alle mancanze dei precedenti governi regionali, una legge che riempie un vuoto normativo sulla materia, una soluzione che possa garantire il diritto allo studio a tutti i giovani e gli studenti siciliani.
La nostra proposta di legge prevede:
– interventi per le scuole materne;
– l’erogazione delle borse di studio;
– i contributi per l’acquisto dei libri di testo, del materiale didattico e il comodato d’uso dei libri;
– i contributi per la realizzazione di biblioteche scolastiche e cittadine;
– l’organizzazione dei servizi di mensa scolastica;
– l’anagrafe, gli investimenti e i piani d’intervento regionali per l’edilizia scolastica;
– la gratuità del servizio di trasporto scolastico o delle facilitazioni di viaggio;
– i servizi di medicina scolastica e l’assistenza ad alunni minorati o invalidi;
– gli investimenti per i lavoro minorile, dei collegamenti fra scuola e mondo del lavoro e la garanzia di diritti per gli studenti lavoratori e per i lavoratori studenti;
– l’accesso gratuito o con agevolazioni a musei, cinema e ai luoghi dove è possibile fruire della cultura e dei saperi;
– l’integrazione degli studenti disabili;
– l’integrazione degli studenti immigrati;
– progetti regionali;
– ogni altra iniziativa volta a garantire a tutti gli studenti il diritto allo studio.
La petizione popolare, che sarà presentata e lanciata ufficialmente domani, Giovedì 13 Dicembre, con una conferenza stampa che si terrà a Palermo alle ore 10.00 nella sede regionale della CGIL, si pone come obiettivo di raccogliere almeno diecimila firme. Durante la conferenza stampa, che sarà tenuta da Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Sicilia, Ferruccio Donato, reggente della Cgil Sicilia e Leandro Bianco, della Rete degli studenti medi, si parlerà anche dello stato della scuola in Sicilia e verranno presentati dati sulla dispersione scolastica, sull’edilizia e sui servizi agli studenti. Al termine della petizione popolare è prevista un’iniziativa pubblica regionale per incontrare il Presidente Crocetta, consegnargli le firme e chiedergli l’apertura del tavolo di confronto e di contrattazione per la realizzazione della legge