Il candidato del Pdl in quota Patto per il territorio Giuseppe Gramaglia invita gli agrigentini a rispondere dopo cinque mesi dalla rielezione di Zambuto.
“Oggi gli agrigentini si ritrovano a un bivio, dopo la rielezione di Zambuto, la città si ritrova peggio di prima, con l’aggravante di un Sindaco eletto, che ha voltato le spalle a un’intera città.
Tant’è vero che continua questa campagna elettorale nel silenzio, perché ormai il “Re è nudo”.
Una città che aspettava il riscatto economico e la buona amministrazione, e che ha finito di pagare un conto salatissimo, per l’ingovernabilità che ha messo in piedi il Sindaco sempre più proiettato dalle comode poltrone romane, che agli interessi degli agrigentini.
In meno di un anno questo primo cittadino si è concentrato soltanto in operazioni di aumento tasse che hanno superato i livelli di sopportazione da parte di tutti.
Nel novembre del 2011 ha iniziato con l’aumento dell’addizionale comunale irpef all’0,6 e nel giro di neanche un anno, in maniera sconsiderata ha aumentato le tasse locali al massimo, Imu prima casa e seconde case a livelli record e l’add. Irpef allo 0.8, questo significa per le famiglie agrigentine un aggravio di più di 500 euro annui.
Altro che tagli al costo della politica, con un’operazione di maquillage, con la riduzione da parte del governo centrale degli Assessori da 10 a 6 ha lasciato le indennità intatte, cosa che hanno capito tutti gli agrigentini.
Ha aumentato le tariffe della Tosap e le bollette di spazzatura e acqua a metro quadrato e a metro cubo sono state ritoccate al rialzo, con conseguenze pesantissime per gli agrigentini.
I 18 milioni di euro di deficit sono stati portati in consiglio e all’opinione pubblica solo adesso per chiedere lacrime e sangue ai cittadini, pena il dissesto finanziario, che forse qualcuno non sa, avrebbe significato la fine politica del Sindaco, in quanto con le nuove norme non si sarebbe potuto più ricandidare per i prossimi dieci anni.
Le mirabilie promesse in campagna elettorale, si sono vanificate come neve al sole, niente lavori sulle rete idrica e sul depuratore, il piano regolatore generale tenuto in un cassetto, la viabilità urbana e il degrado di San Leone è uno spettacolo indegno per agrigentini e turisti.
L’unica azione concreta che sta facendo il Sindaco è di chiamarsi a raccolta gruppuscoli di consiglieri, dando Assessorati e posti di sottogoverno.
Praticamente chi l’ha sostenuto lealmente come il Patto è stato sbattuto fuori perché voleva amministrare la città , non ha guardato alla carriera personale, o all’ingraziamento con i D’Alia e i Casini per avere certezze Parlamentari.
Ed ora avvertendo che nonostante le nefandezze politiche e amministrative degli ultimi mesi andrà lo stesso comune in dissesto finanziario si sta adoperando ad abbandonare la nave per non affondare con essa, anche Agrigento ha il suo nuovo Schettino
Gli agrigentini stanchi di questa fiction tragicomica hanno giorno 28 uno strumento per far ritornare un Sindaco ormai fuori dalla realtà, alla vita amministrativa, e sappia che il popolo è informato sul sistema di governo Zambuto, che sta massacrando tanti cittadini che avevano creduto nel suo progetto.
Il Patto per il territorio e Gramaglia attraverso un’azione di verità chiedono un voto libero e responsabile a chi ha fatto strame del consenso popolare, attraverso una disamministrazione che sta portando alla disperazione gli agrigentini.