La chiusura disposta da tre burocrati del ministero dell’Interno
«Una politica museale seria prevede l’apertura di nuovi musei non la loro sostituzione, la loro cura, la loro comunicazione, ma soprattutto la loro apertura»
ROMA – Sulla chiusura del Museo del Paesaggio, patrocinato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), deciso dai tre burocrati del ministero dell’Interno (Leopodo Falco, Nicola Diomede, Vincenzo Lo Fermo) che reggono attualmente, nel ruolo di Commissari straordinari, il Comune di Salemi, interviene il Principe Bernardo Tortorici, presidente per la Sicilia dell’«Associazione Dimore Storiche», che di Sgarbi è stato assessore a Salemi con delega ai Musei:
«La realizzazione del Museo del Paesaggio – osserva Tortorici – oltre che per la valenza culturale accreditata dal patrocinio del FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha avuto per la nostra amministrazione una forte valenza in difesa di un territorio meraviglioso ma costantemente violentato.
Il messaggio politico che ne deriva adesso con la sua chiusura può avere effetti devastanti. Una politica museale seria – fa notare Tortorici – prevede l’apertura di nuovi musei non la loro sostituzione, la loro cura, la loro comunicazione, ma soprattutto la loro apertura»