la vita è un circo l’acrobata lascia il suo posto sicuro protendendo le sue mani fiducioso di una presa amica e compagna che non dia il fallimento del vuoto il selvaggio muoversi di miseri esseri che vincono sulla fierezza di belve tenute alla frusta che a parti invertite li sbranerebbero senza pietà la vanagloria effimera di una ammaestratrice di piccoli animali che calamita su sè sguardi avidi di uomini che di fronte ai pagliacci avranno già dimenticato la sua esistenza dietro le quinte, ripone da sola il suo bagaglio di finta bellezza. Prestigiatori e giocolieri di sentimenti giostrano con muscoli cardiaci, incuranti del pericolo che si sfascino al suolo non so che dirti io guardo tutto questo da fuori ma ancora per poco su viso infarinato metto un naso rosso adesso tocca a me che mi avvio pensando che non c’è luogo più comune di un circo per vedere la vita vera.