Il sindaco Zambuto, con la sua lettera
Egr. Sig. Sindaco, abbiamo letto attentamente la sua lettera, indirizzata a noi tutti, abitanti di Agrigento, abitanti di questa città oggi abbandonata, (da tanti sicuramente perché forzatamente emigrati altrove) ma anche da Lei e dalla sua amministrazione. Lei scrive “So che dovremo stringere i denti per andare avanti” e su questo ha ragione, (anche se ciò non corrisponde esattamente a quanto ci disse durante le elezioni) ma non si è accorto che noi già li stringiamo? Per noi tutti è difficilissimo vivere questa città come si dovrebbe, i nostri bambini non hanno spazi dove giocare liberamente, dove poter dare sfogo alle loro fantasie, i nostri giovani non hanno attrezzature sportive, ricorda il detto “Mens sana in corpore sano?” gli anziani? Meglio non parlarne..; Crediamo che se oggi Giovenale venisse ad Agrigento, penserebbe che per le nostre menti non ci sono speranze. Potremmo andare avanti con l’elenco di quanti oggi combattono una “guerra” quotidiana, stringendo i denti, per andare avanti, e non farsi sopraffare dallo sconforto, dal senso di solitudine e di abbandono. Apprezziamo la sua voglia di incontrare i cittadini, finalmente aggiungiamo noi; ma non pensa che all’indomani dell’elezione, Lei doveva andare quartiere per quartiere e toccare con mano la situazione di disagio che molti vivono? Non pensa che queste riunioni che lei vuole organizzare, si sarebbero già dovute fare? Non dimentichi che lei ha vinto l’elezioni, grazie ai tantissimi cittadini che l’hanno votata, nonchè quelli che le hanno ridato fiducia; sono questi gli stessi cittadini a cui chiede di stringere i denti anche se li stringono già da tempo. Le diamo un consiglio, prima di effettuare questo tour crei uno staff di professionisti competenti per settore, e dia risposte serie alle numerose domande che le perverranno. Sindaco, non c’è zona, quartiere, strada, che non abbia problemi di vivibilità, tutti ci sentiamo abbandonati e amministrati da nessuno. Ora le chiediamo: in questi mesi, lei e la sua amministrazione cosa avete fatto per noi, per sentirvi in diritto di chiederci di stringere i denti? Dove avete stretto i denti voi? Pensate di avere dimostrato amore per la città spendendo 180mila euro di soldi pubblici per la messa in sicurezza dell’anfiteatro “addolorata” (rimasto comunque inagibile) quando poi non siete in grado di mettere in funzione il cesso pubblico all’interno della villa Bonfiglio sol perchè è rotto (da anni) il press-controll? Si è accorto caro Sindaco che quasi tutte le fermate dei bus urbani sono occupate dai cassonetti della spazzatura? Si è posto il problema della mancanza degli orari alle stesse fermate? Si potrebbe continuare all’infinito…ma è questo che meritano i suoi concittadini? Sappiamo, caro Sindaco, che fare politica oggi è difficilissimo, non solo per la mancanza di fondi, ma soprattutto per la mancanza della stessa idea di “Politica”, cioè l’arte di amministrare la città per il bene di tutti. Tuttavia riteniamo di dirle che Oggi la politica, che Lei rappresenta come Sindaco, ha fallito, il bene comune non esiste più, si ha una visione assolutamente privatistica e clientelare della “res pubblica”, e noi tutti, ne subiamo le conseguenze. Basterebbe che ciascuno facesse il proprio dovere, secondo le proprie competenze, e la macchina amministrativa, avrebbe il carburante per andare avanti e vincere la gara. Veramente crede, che vedendola in foto che dipinge una striscia pedonale, ci possa passare per la mente che Lei stia lavorando per la città? Sindaco, La prego, ci faccia più intelligenti. Abbia una maggiore stima dei suoi concittadini, non meritiamo di essere considerati dei deficienti, perché non lo siamo, mi creda, e sappiamo giudicare perfettamente il suo operato, almeno fino ad oggi. Lei chiede a noi di stringere i denti, noi le chiediamo di iniziare una seria e vera inversione di tendenza, che porti ad un rilancio della città, prima per chi la abita e poi per i turisti che la visitano; Le basterebbe tradurre in fatti concreti anche la metà delle promesse elettorali.
AugurandoLe buon Lavoro cordialmente La salutiamo.
Agrigento li, 8/9/2012
Complimenti all’autrice della lettera ,è scritta davvero bene. La signora Silvia Licata ha saputo interpretare e tradurre egregiamente il comune sentire della maggior parte degli agrigentini con questa lettera fluida nello stile e ricca di contenuti.
Complimenti vivissimi,queste non sono parole ma poesia che tutti noi dovremmo trasferire ai nostri Figli,il Sign.Marco sa i problemi che affliggono i vari quartieri e la povertà che li circonda,vi prego lasciateli vivere per un po tranquilli che adesso arrivano le nostre amatissime, Regionali,Nazionali,Provinciali……..
Io non so se veramente qualcuno avesse kiesto al nostro amato sindaco dati gli ottimi risultati raggiunti in città di candidarsi x dare anke una regolata alla nostra disastrata e demotivata regione. Se lo dice lui… magari qalcuno lo avrà detto x avere una buona chance di togliersi di mezzo u tintu pruvatu.
Prima di passare da salvatore della patria bisognerebbe fare qualcosa in più oltre ad aumentarsi le prebende… non solo atti eroici come 2 (due) strisce pedonali davanti alle scuole ke dovrebbe essere ordinaria amministrazione.
Qui l’eroismo di sopportare il sindaco si rikiede a noi cittadini: sopportiamo la puzza di munnizza, sopportiamo le buke, sopportiamo la maleducazione di ki ci dovrebbe amministrare e invece si amministra il proprio orticello. E portiamo pure pazienza: tenetevi la munnizza a casa! Battutona…. manco del sindaco ci vogliamo liberare, ce lo teniamo a casa!