Aragona (Agrigento) – Ad ottobre i siciliani torneranno alle urne per rinnovare il parlamento regionale ed eleggere il nuovo governatore dell’Isola. In queste ore i politici dei vari partiti e sono impegnati a tessere le rispettive alleanze, che a loro volta potranno influenzare, se non stravolgere, gli assetti politici finora raggiunti nei singoli comuni.
Quasi nessuno, a due mesi dalle regionali, trova il coraggio di scoprire le proprie carte dichiarando la propria candidatura. Si preferisce ricorrere a frasi fatte del tipo: “Sto riflettendo sulla proposta di una mia candidatura ma al momento non c’è niente anche se potrebbe maturare una decisione positiva”.
Ben cinque potrebbero essere i candidati aragonesi al parlamento regionale, nell’ordine: Angelo Galluzzo, Pippo Scalia, Alfonso Galluzzo, Gioacchino Volpe, Vincenzo Arnone. Al momento l’unico che ha confermato la propria candidatura è stato il consigliere Angelo Galluzzo attuale capogruppo consiliare di Cantiere Popolare.
Alfonso Galluzzo e Gioacchino Volpe hanno ricevuto la proposta a candidarsi rispettivamente da Italia dei Valori e Futuro e Libertà per l’Italia, mentre movimenti e partiti non hanno risparmiato Vincenzo Arnone. Ovviamente tutti e tre stanno valutando l’opportunità offerta.
Molti danno per scontata la candidatura dell’On. Pippo Scalia, come obbligatoria dovrebbe esserlo per tutti i deputati nazionali o regionali siciliani orbitanti nell’area di centrodestra, proprio per dimostrare ai vertici di partito la propria forza elettorale e farla valere alle prossime elezioni nazionali qualora permanga il porcellum.
Da noi raggiunto telefonicamente Pippo Scalia non ha dato per scontata la propria candidatura e dopo aver ribadito che tutto ancora era da stabilire e che su Nello Musumeci Presidente, la coalizione di centrodestra aveva trovato ampia convergenza, spiegando che, essendo stato lui il primo a volere Musumeci candidato alla Presidenza della Regione, con molta probabilità sarebbe il responsabile della lista Musumeci Presidente. Con la candidatura di Gianfranco Micciché alla Presidenza della Regione, sostenuto da Grande Sud, Fli, Pds-ex Mpa e Mps, naufraga definitivamente anche il sogno di Pippo Scalia che, lasciando Fli per ritornare con Fareitalia nell’orbita Pdl in quel di Sciacca auspicava un nuovo “61 a 0 in Sicilia”.
Angelo Galluzzo, l’unico aragonese che ha comunicato con certezza la propria candidatura alle regionali di ottobre, afferma che la stessa nasce dall’invito dei tantissimi amici e sostenitori che gli hanno chiesto di spendersi per la propria terra in prima persona e mettendoci la faccia. “La mia non vuole essere una candidatura contro nessuno, bensì, qualora gli aragonesi, i siciliani e le persone che mi stimano mi sosterranno, voglio spendermi per provare a migliorare la nostra terra e le condizioni di vita dei miei conterranei. Viviamo in una provincia depressa dove ormai il tasso di disoccupazione è alle stelle, mancano le infrastrutture per un reale sviluppo economico del territorio e le famiglie con i soldi non arrivano più a fine mese”.
D. – Attualmente in forza a Cantiere Popolare, lei si candiderà con il nascente “Partito dei Siciliani” ex Mpa. Non teme possano accusarlo di frequenti cambi di casacca?
R. – A. Galluzzo: Assolutamente nessun timore, politicamente ho cercato di agire e continuerò a farlo sempre per il bene della gente indipendentemente dal partito politico di appartenenza e, comunque, rimarrò sempre nell’ambito del centrodestra come valori portanti del mio percorso politico. Non credendo tanto alle sigle partitiche do maggiore peso ed importanza al percorso personale che ognuno di noi vuole compiere. Per qualcuno la mia sarà incoscienza per qualche altro coraggio, però, alla base c’è la voglia di spendersi per la collettività e il territorio mettendoci la faccia.
Il consigliere comunale Angelo Galluzzo assicura che la sua candidatura alle regionali – proprio perché trattasi di un’iniziativa esclusivamente personale – non apporterà nessun terremoto nella maggioranza che sostiene il sindaco di Aragona Totò Parello. Ricordiamo come alle scorse amministrative la candidatura dell’attuale primo cittadino di Aragona sia stata proposta e portata avanti dal PID poi Cantiere Popolare, di cui lo stesso Galluzzo era uno dei massimi dirigenti della locale sezione. Al primo Consiglio comunale utile l’attuale capogruppo consiliare di Cantiere Popolare si dichiarerà indipendente pur rimanendo nella maggioranza. Di conseguenza, nonostante i buoni propositi, nessuno può prevedere quali saranno gli effetti dell’onda lunga delle regionali in seno al comune di Aragona: rimpasti, avvicendamenti o ampliamento della stessa maggioranza. E chissà che non si arrivi a quel governo comunale di salute pubblica tanto auspicato da qualche consigliere nel corso della scorsa legislatura.
Totò Castellana