Aragona (Agrigento) – Mancanza di trasparenza sul sito web del comune di Aragona. A lamentarlo sono diversi cittadini accortisi dell’oscuramento di alcuni nomi sugli atti pubblici caricati nell’albo pretorio online. I siti web dei vari comuni, facilitando il diritto di accesso agli atti da parte del cittadino, rappresentano una forma di controllo e partecipazione attiva all’azione amministrativa dell’ente.
La normativa chiarisce cosa e con quali modalità le P.A. devono pubblicare sulle pagine dei propri siti web in modo da garantire trasparenza e accessibilità all’utenza. Particolare importanza riveste l’albo pretorio online, poiché con la legge 69/2009 è stato fissato al primo gennaio 2011 l’obbligo anche per i comuni di pubblicare sul proprio sito web gli atti e i provvedimenti amministrativi aventi effetti di pubblicità legale. Va ricordato inoltre, che dal primo gennaio 2011 le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno effetto di pubblicità legale e le P.A. devono garantire che “le informazioni contenute sui siti siano conformi e corrispondenti alle informazioni contenute nei provvedimenti amministrativi originali dei quali si fornisce comunicazione tramite il sito”.
Il 4 giugno 2012 il consigliere Francesco Pendolino, a mezzo interrogazione consiliare faceva notare al sindaco Parello come il sito web dell’ente non rispondesse alle prescrizioni normative della L.R. 5/2011. Il primo cittadino, rispondendo al consigliere Pendolino, affermava di essere al corrente del fatto che il sito necessitava di essere revisionato e a tal proposito, nel redigendo bilancio di previsione 2012, sarebbero state predisposte le relative somme.
Eppure, non sarebbe stata necessaria alcuna spesa per garantire la trasparenza delle informazioni, facendo sì che fossero conformi a quanto previsto dalla legge. Sarebbe bastato pubblicare le delibere nell’albo pretorio online senza oscurare i nomi, in modo che corrispondessero esattamente a quanto contenuto nei provvedimenti amministrativi originali.
Dal primo gennaio 2011 le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno più effetto di pubblicità legale e le P. A. devono garantire conformità e corrispondenza tra le informazioni contenute su atti e provvedimenti amministrativi pubblicati sui propri siti web e quelle contenute nei provvedimenti amministrativi originali (cartacei). Qual è dunque circa validità di quegli atti per i quali corrispondenza e conformità non è stata rispettata? Ma ancor più, qual è il senso di un’azione volta a nascondere al cittadino quali sono le ditte che per qualsivoglia ragione hanno rapporti con l’ente o che con lo stesso potrebbero avere un contenzioso aperto?
Appare pertanto incomprensibile il modus operandi adottato dal comune di Aragona, i cui atti pubblici, ancorché pubblicati sull’albo pretorio online, vengono modificati oscurando i nomi di taluni soggetti, che magari avendo dei contenziosi con l’ente dovranno ricevere da questo danaro pubblico, senza che consentito ai cittadini di conoscere chi siano i creditori del loro comune.
Totò Castellana