Il Partito Democratico della città di Agrigento appresa la notizia di avvio delle indagini riguardanti il sistema depurativo di Agrigento con particolare riferimento alla fascia costiera ed alla presunta legittimità dei Pennelli a mare, deve purtroppo evidenziare come questo rappresenti l’ennesimo fallimento della politica locale incapace in un arco di tempo durato ben oltre un decennio anche solo di affrontare l’argomento. L’azione giudiziaria, lodevole e perfettamente incastonata nella costante e certosina opera della magistratura agrigentina a tutela degli interessi pubblici e del ripristino della legalità, evidenzia un cattivo modo di fare politica che, aldilà dei profili di responsabilità penale che eventualmente emergeranno, sottolinea una evidente incapacità ad affrontare i problemi in maniera scientifica e senza indulgere nella demagogia spicciola.
Siamo quindi vicini alla Magistratura il cui egregio lavoro è stato talvolta messo in discussione da chi ha tutto l’interesse a delegittimarla e strumentalmente piegarla ad interessi di parte. Al contempo siamo vicini anche a tutte quelle iniziative scaturite dall’indignazione popolare che specialmente l’anno scorso avevano come noi evidenziato il problema, precisando altresì che vigileremo sulle soluzioni che la politica vorrà dare ai problemi che saranno individuati dal Consulente Tecnico d’Ufficio, per tenere conto non solo della necessaria rapidità di esecuzione, della concreta fattibilità tecnica, e del rispetto delle Leggi ma anche dell’economicità della spesa visto l’immediata refluenza sulle tariffe già tra le più care d’Italia per un servizio che oggi, ma non solo oggi, ci apprestiamo a scoprire lacunoso, inefficiente e probabilmente illegale.
Agrigento, 17 luglio 2012
I Segretari dei Circoli cittadini
Epifanio Bellini
Domenico Pistone