Il Decreto sulla SPENDING REVIEW, pur cominciando ad affrontare la questione dei risparmi, non scioglie i veri nodi su cui occorre incidere per una strutturale razionalizzazione della spesa pubblica.
Il provvedimento, dunque, non segna la svolta che ci saremmo attesi da un Governo tecnico in merito alla riduzione dei costi della politica.
L’attuazione pratica di alcune decisioni, come quella della riduzione delle province, di fatto, viene rinviata e non è affrontato il capitolo dell’accorpamento della società locali di pubblico servizio.
I lavoratori del pubblico impiego finiscono, così, per pagare, da soli e subito, il conto di una inefficienza ascrivibile ai limiti di un livello politico che, ancora una volta, ne esce sostanzialmente indenne.
Il Paese non può più permettersi di sopportare questa condizione, soprattutto in un momento di progressivo peggioramento delle condizioni economiche ed occupazionali.
Il gruppo dirigente della UIL nei prossimi giorni valuterà le iniziative da mettere in campo per ottenere le necessarie modifiche al provvedimento.
Agrigento, 09 luglio 2012