“Esprimiamo soddisfazione per il fatto che, finalmente, dopo venti anni, si stia provvedendo a mettere in sicurezza il sito di Pasquasia”. A dichiararlo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “Cogliamo l’occasione – continua Fontana – per sottolineare come la Sicilia sia però ancora in grave ritardo nell’azione di bonifica e sulle politiche di prevenzione del danno da amianto e suoi derivati. Chiediamo, pertanto, al Governo regionale di accelerare e recuperare il tempo perduto in questi anni per far sì che l’intervento di Pasquasia, per quanto importante, non rimanga un caso isolato”. “Per ridurre significativamente i costi di questi interventi – aggiunge Fontana -, convincendo i cittadini a smaltire correttamente e legalmente materiale tanto pericoloso che si trova ancora in troppe abitazioni, è indispensabile che la Sicilia promuova le buone pratiche ambientali ed economiche come, per esempio, quelle eternit-free con la sostituzione delle coperture di amianto con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica”. “Inoltre – conclude Fontana –, occorre che si porti rapidamente a termine il monitoraggio dei siti contaminati dalla fibra killer, che si metta a punto un efficace piano di bonifiche e che ci si doti di impianti adeguati per il trattamento dell’amianto. Il Governo, quindi, proceda al più presto in questa direzione e all’individuazione di aree idonee”.
4 luglio 2012