INCONSUETA ED ENCOMIABILE MOSTRA COLLETTIVA DI PITTURA E GRAFICA PER BENEFICENZA AL PALAZZO DEI FILIPPINI DI AGRIGENTO
LE OPERE ESPOSTE ANDRANNO ALL’ASTA PER LA RICERCA SU THALASSEMIA E LEUCEMIE
Inaugurata giovedì 21 giugno e presentata dal critico internazionale d’arte Nuccio Mula, la Mostra resterà aperta fino al 31 luglio
L’evento è stato organizzato dal Dott. Mario Ottavio Caramazza, Direttore della Biblioteca Comunale di Cianciana
con il patrocinio del Comune di Agrigento ed a favore dell’Associazione Onlus “Piera Cutino” di Palermo
Giovedì 21 giugno, alle 18. 30, nella splendida “location” dell’ex Collegio dei Filippini, in occasione del “Thalassemia Day”, s’è inaugurata la Mostra Collettiva d’Arte Contemporanea a fini di beneficenza, organizzata dal Dott. Mario Ottavio Caramazza, Direttore della Biblioteca Comunale di Cianciana ed operatore culturale da sempre impegnato anche nel sociale, con il patrocinio del Comune di Agrigento.
L’evento, che si protrarrà fino al 31 luglio, è finalizzato alla raccolta fondi in favore della benemerita Associazione Onlus “Piera Cutino” di Palermo, che si sta attivando da tempo per definire e completare l’interno del nuovo padiglione che si occuperà, su un terreno messo a disposizione dall’Ospedale “Cervello” del capoluogo siciliano, di ricerca genetica, ricovero ed assistenza esterna a pazienti affetti da talassemia (o “anemia mediterranea”) e da leucemie in generale (per ulteriori dettagli, si veda il sito www.pieracutino.it ).
Già il 12 maggio scorso, presso il Teatro “Pirandello” di Agrigento, s’era svolto un concerto di musica lirica, nel quale si sono esibiti tre grandi artisti (e di cui si sta realizzando un dvd, i cui ricavati, ovviamente, andranno ad incrementare tale raccolta fondi); mentre l’evento artistico di giovedì 21 ha riunito ben 11 Artisti, quasi tutti siciliani (tra cui alcuni della nostra provincia), i quali hanno generosamente donato le opere esposte, che saranno oggetto di un’asta benefica sempre a favore dell’Associazione “Piera Cutino”.
La cerimonia d’inaugurazione della Mostra, alla presenza di un pubblico qualificato di artisti, giornalisti ed intellettuali, è iniziata con gli interventi del citato Dott. Mario Ottavio Caramazza, del Dott. Sergio Mangano (Direttore della predetta Associazione) della Prof. ssa Patrizia Pilato, Dirigente Scolastico ed Assessore Comunale (in rappresentanza della Civica Amministrazione agrigentina) e del Prof. Nuccio Mula, scrittore e giornalista, docente universitario di Filosofia e Fenomenologie dell’Arte, nonché Componente dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte.
Il Prof. Mula è stato chiamato a presentare l’evento dal punto di vista artistico; ed il suo intervento è iniziato dall’etimo di “Arte”, cioè “Azione”, radice che, da sempre e di fatto (e come la poesia, che, da “Pòiesis”, ha eguale comunanza) interfaccia l’espressione creativa all’impegno sociale nei confronti del prossimo, cioè di un “altro” che deve essere amato come se stesso (Gesù Cristo) al fine di recuperare, nel supersegno della solidarietà, il significato originario e tutt’altro che ambiguo e pietistico di “compassione” (Buddha), che vuol dire, invece, “sentire insieme”, avere “passione” comune, sia nel sorriso che nel pianto, sia nelle scaturigini dell’estro che nel condividere (“cum-dividere”, dividere insieme) tutte le precarietà e le emergenze da affrontare al fine di costruire un mondo migliore, dove giustizia, altruismo, benessere e salute siano, appunto, le fondamenta di questo “cum-patire” trasfigurato, nello specifico di quest’evento, in sintonia con un “cum-figurare” attinente configurazioni visuali affiancate nella stessa sede, con poliedricità di stili e di evidenze, per ostendere gli esiti dell’estro e dare concreta testimonianza, appunto, di questa “arte-azione” solidale.
L’intervento del Prof. Mula, molto appassionato ed apprezzato, s’è concluso con i giudizi critici sugli Artisti partecipanti alla Mostra in “par condicio” fra affermati maestri e giovani di talento (e verso i quali il critico d’arte ha più volte espresso vivo apprezzamento, complimentandosi con il Dott. Mario Caramazza per la congruità delle scelte espositive che ha dato un’ulteriore firma di spessore e stile all’evento): Rosalba Mangione,” con i suoi camminamenti nei dedali d’una ‘Materia / Mater’ che effonde luci ed ombre come autoproiezione dell’Io e proiezione del Qui nell’Oltre; Andrea Mario Arcuri, “cantore d’una sicilianità quale utero di silenti ed eloquenti tasselli trepidi della Memoria, del Ricordo, del Rimpianto, della Malinconia e della Nostalgia; Roberto Valore “con il suo eclettico excurrere fra coscienza, surrealtà, metafisica, drammatiche sequenze di espressionismi, traslati di alte e rarefatte trasfigurazioni”; Rina Messina “che da molti anni interfaccia la ricerca artistica e materica nei più diversi mezzi della creatività, dalla pittura all’incisione, dalla fotografia ad altre multimedialità”; Lorenzo Maria Bottari “che dai naturalismi ai simbolismi, dalla ricerca sulle materie e sulle forme alla ritrattistica “strictu sensu” prosegue a proporsi e ad imporsi ad alti livelli”; Giuseppe Ciminato “che da sempre alterna gli stimoli a referenti di ancestrali ed affabulanti mitologie della siciliania a figurativismi protesi a letture interiori”; Daniele Bongiovanni “con i suoi ritratti che mutuano la loro essenza dal sottile gioco del ‘retrahere’ in affinità elettive fra coscienza dell’immagine e ricerca dell’Io”; Antonino Palminteri “nelle cui grafiche ogni figurativismo d’impronta classica vibra a duettare su costanti e valide sintonie di simultaneismi espressivi dell’Occhio/Ago iperscrutante”; Carmelo Caracozzo “il quale, pur nel contesto del figurativismo, giammai, però, si blinda in un’estetica fine a se stessa, grazie a dinamismi concettuali di mediazioni e mutamenti”; Rosa Lo Pilato “che, sorretta da spessore tecnico da perforante /performante duttilità d’estro, ripropone capolavori su affinità elettive di compresenze in dialogo atemporale”.