Bergamo, 8 giugno 2012
La situazione del mercato in Italia – la peggiore da molti anni a questa parte – ha registrato nei primi mesi del 2012 una nuova forte diminuzione nelle vendite di cemento. Dopo una contrazione di circa un terzo dei volumi negli ultimi anni – recita il comunicato stampa della Italcementi – , si è registrata una ulteriore caduta del 25% tra gennaio e aprile 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’andamento del mercato dei materiali da costruzione rispecchia la fase molto critica che l’economia italiana sta attraversando, in particolare nel settore dell’edilizia. Quello delle costruzioni è infatti uno dei comparti più duramente colpiti, con conseguenze che investono tutta la filiera produttiva.
Si profila dunque uno scenario molto difficile, che impone anche a Italcementi misure strutturali per fronteggiare una crisi rispetto alla quale, nel medio periodo, è difficile intravedere un’inversione di rotta.
La società sta dunque ponendo mano a una razionalizzazione del proprio apparato produttivo, che consenta all’azienda di affrontare l’attuale congiuntura attraverso la chiusura di alcuni impianti la cui redditività, nel mutato scenario di mercato, non presenta margini di sostenibilità economica. Tra questi impianti rientra la cementeria a ciclo completo di Porto Empedocle, che in conseguenza del quadro appena esposto sarà chiusa entro il terzo trimestre dell’anno, con l’attivazione di una procedura di mobilità per tutto il personale