Chiaro, diretto e concreto. Così Totò Pennica candidato sindaco al Comune di Agrigento affronta la diretta della “tribuna elettorale”, svoltasi questa mattina presso gli studi Rai di Palermo. Pennica si confronta, sulla scorta di programmi e progetti, con il candidato sindaco uscente. Diversi e importanti gli argomenti che la conduttrice Rai e giornalista Lidia Tilotta, ha sottoposto ai due contendenti a cominciare dal programma di governo per la città, l’emergenza del centro storico e della Cattedrale, la coalizione politica, la squadra degli assessori, la questione Imu. Infine un minuto di tempo per lanciare un appello agli elettori e rinnovare il sostegno al turno di ballottaggio del 20 e 21 Maggio 2012.
“La mia– spiega Pennica – è una candidatura che nasce dall’idea di riunire le forze sane della città in alternativa ad una’amministrazione uscente che non ha sanato il bilancio, che aveva promesso di amministrare Agrigento al di sopra dei partiti e che oggi si ritrova ad essere governata dal presidente provinciale dell’Udc. Soprattutto ci poniamo l’obiettivo di un’ amministrazione che tenti di fare della buona politica.
Questa città non è stata amministrata e alla fine del suo mandato il sindaco uscente ha fatto solo degli slogan che hanno confuso e diviso Agrigento.”
Mentre Pennica parla con toni propositivi e di programmi, il sindaco uscente, redarguito dalla conduttrice per i suoi modi, non perde tempo per parlare contro il suo avversario e la deputazione che lo sostiene, ponendo in secondo piano i programmi. “Sono contento – ha detto Pennica – che il sindaco uscente abbia accettato il confronto, visto che da una settimana fugge il confronto televisivo con me.”
Visibile il nervosismo sul volto del sindaco uscente, dopo che nei giorni scorsi l’assessore designato nella giunta Pennica, Avv. Alessandro Dagnino, docente di Scienza delle Finanze al Polo universitario di Agrigento, ha fatto una disamina, chiara ed incontrovertibile, del bilancio al Comune di Agrigento. Un bilancio “strutturalmente deficitario come dichiarato dal Ragioniere Capo dello stesso Comune e con sei dei dieci parametri di controllo negativi come dichiarato dalla Corte dei Conti” e mai realmente sanato.
Indicativo, inoltre, e chiaro sintomo di un’ inefficace azione di risanamento del centro storico, il fatto che il sindaco uscente sia indagato per il crollo del Palazzo lo Iacono Maraventano, nel cuore del centro storico. “Zambuto è tra l’altro capofila di un’ opera di speculazione con il progetto Terravecchia nel centro storico. Lui è capo di un gruppo che ha messo le mani in questa città. E se qualche colpa si deve cercare bisogna cercarla nel presidente provinciale dell’Udc falso promotore di un’anticasta, che parla contro di me, mentre io continuo a diffondere programmi e proposte per il bene di questa città.”
Nel programma di Totò Pennica svettano tre priorità:
Rilancio dell’occupazione, portando le condizioni di lavoro, prima tra tutte l’attrazione di capitali privati garantendo legalità, e non le promesse di posti di lavoro.
Riduzione del costo del canone idrico ed un abbassamento generale delle tasse che hanno “tartassato” le famiglie agrigentine. Il comune ha una struttura tariffaria che è antiquata e non ha rivisto il rapporto con girgenti acque.
Abbattimento delle barriere architettoniche, garantendo spazi cittadini e diritto di parola ai poveri, ai deboli, i disagiati, diversamenti abili.
Altri temi centrali sono stati: IMU, CENTRO STORICO, PRIMO IMPEGNO PER LA CITTA’
“L’Imu è frutto di una normativa che è in evoluzione, del 10 Dicembre del 2011- spiega Pennica – rivedrei le aliquote fissandole al minimo, perché ad Agrigento questa tassa venga pagata in una forbice quanto più vicina al minimo. In un piano di risanamento del centro storico, l’idea è quella di non far pagare l’Imu a fronte degli investimenti delle coppie giovani. In sintesi,questa tassazione deve essere ridotta al possibile, con criteri e razionalità, senza proclami e inviti alla “disobbedienza civile”.
Per quanto riguarda il Centro storico – prosegue Pennica- il nostro obiettivo sarà quello di valorizzare l’esistente, migliorando la viabilità. Ho messo dentro la politica per programmare progetti e finanziamenti, quelli che il sindaco uscente non è stato in grado di intercettare.”
Il primo atto sarà la rinuncia dell’indennità di sindaco: “Lavorerò gratis per la città in quanto sono il frutto della società civile e mi metto a disposizione, avendo già un lavoro. Non vivo di politica. La politica per me è gratuità, il primo atto è lavorare gratis io e la mia giunta. La prima delibera sarà quella di devolvere l’indennità di sindaco in beneficenza a chi ne ha bisogno e non ridursela, perché la riduzione è prevista dalla legge.
La trasmissione “Tribuna elettorale” andrà in replica questa sera su Radio RAI uno, alle ore 23,05