Novità per la raccolta differenziata a Delia. A partire da martedì 22 maggio 2012, gli indumenti usati e i piccoli giocattoli si potranno smaltire presso l’isola ecologica situata nel viale Belvedere (contrada Monserrato), dove verranno collocati tre cassonetti per la raccolta.
Gli indumenti e i piccoli giocattoli usati dovranno essere consegnati all’operatore di turno. Il servizio sarà aperto al pubblico il secondo e il quarto martedì di ogni mese, sia di mattina dalle 8 alle 12 che di pomeriggio dalle 16 alle 18.
Gli indumenti che si possono portare presso l’isola ecologica sono: abiti usati, cappelli, scarpe, borse, zaini, tendaggi, lenzuola, coperte, giocattoli di piccole dimensioni, cinture, collant, biancheria intima.
<<Ora abbiamo un altro strumento a disposizione per promuovere ulteriormente la raccolta differenziata – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente Gianfilippo Bancheri – la quale potrà essere migliorata sia per la quantità che per la qualità i rifiuti che si potranno recuperare. Si tratta di rifiuti che siccome non andranno a finire più in discarica produrranno un notevole vantaggio ambientali e una riduzione dei costi di gestione. Portare gli abiti usati in discarica è stato fino ad oggi uno spreco. Ora invece avranno una loro seconda vita ed una loro utilità>>.
<<La convenzione firmata dall’ato CL2 con ALBA Società Cooperativa Sociale, con sede legale in Mineo, contiene anche un allegato tecnico dove sono stabilite tra le altre cose, le modalità di espletamento del servizio e gli obblighi reciproci.
<<Oggi in Italia – ha detto da parte sua il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Calogero La Verde – vengono raccolti, ogni anno, meno di 1,5 Kg per abitante mentre in Germania ne vengono raccolti 7. Le stime, in Italia, parlano di 15 Kg all’anno di indumenti acquistati a testa. E’ evidente il risparmio in milioni di euro che si potrebbe avere per ogni chilogrammo in più a persona di abiti usati raccolti ogni anno>>.
<<Sono più che soddisfatto ha infine aggiunto l’assessore Bancheri – perchè la convenzione stipulata dall’Ato ha una triplice finalità. La prima è sociale perchè promuove occupazione nell’ambito delle associazioni di volontariato. L’altra è ambientale. Gli abiti usati non verranno più buttati. Si stima che circa il 70% degli indumenti usati saranno riutilizzati. La terza è che potremo raggiungere prima e più facilmente le percentuali di raccolta differenziata fissate dalla legge>>.