Le reazioni dei cinque candidati a sindaco di Agrigento:
Marco Zambuto: “La città ci premia per gli sforzi compiuti”. E’ euforico, anzi raggiante, Marco Zambuto dopo aver appreso i risultati quasi definitivi dello spoglio: “Un risultato straordinario di una città che ha compreso l’azione intrapresa dalla mia amministrazione e lo sforzo di questi anni tra le mille difficoltà. Abbiamo avuto contro tutti e la città ha dato una risposta decisamente positiva che ci spinge a continuare in questa direzione. Il lavoro svolto in questi anni finalmente darà dei frutti concreti. Confermo che non ci saranno accordi, in vista del ballottaggio con Arnone”.
Totò Pennica: “Considerati gli sforzi di queste ultime settimana pensavo che Marco Zambuto potesse vincere al primo turno. Adesso invece sono pronto per il ballottaggio che vuol dire una nuova competizione elettorale nel corso della quale la sfida è diretta: candidato contro candidato. Ho bisogno di 24-48 ore per studiare ed analizzare i risultati. Poi riprenderò la mia campagna elettorale nei quartieri, tra l a gente”.
Giuseppe Arnone, grande sconfitto di questa competizione elettorale, che si dichiarava vincente ed in testa persino nei sondaggi si dedicherà alla professione: “Il risultato è chiarissimo sul piano politico: la città non vuole il cambiamento. Si ritorna agli anni ’80 dove non c’era opposizione. Zambuto poteva essere eletto in questa tornata senza chiudere pessimi accordi. Assistiamo ad una sinistra suicida. Il prossimo Consiglio comunale sarà uno dei peggiori. Da questo momento cambia la mia vita: la mia priorità sarà la mia professione. Non farò assolutamente l’assessore o il vicesindaco di Zambuto, non voterò al ballottaggio, perché s’è creato un contesto che mi allontana enormemente dal primo Zambuto”.
Giampiero Carta: “Sempre ancorati alle logiche clientelari. Mi dispiace per i dati ancora, non definitivi, che stanno uscendo fuori dalle urne. All’inizio avevo sposato un progetto che ho proposto alla collettività ma evidentemente non è stato recepito dai cittadini. Questo dipende dal fatto questa città è sempre ancorata alle vecchie logiche clientelari. Non mi accorderò, al ballottaggio, con alcuno perché sia Zambuto che Pennica sono delle persone manovrate dai politici potenti che hanno affossato questa città. Quindi è impensabile schierarsi”.
Mariella Lo Bello, laconica e sorridente attende i dati definitivi ma sa come andrà a finire: ”Ho già fatto un ‘in bocca al lupo’ a Pennica. Ho già chiamato Totò Pennica per complimentarmi. Non sono delusa, è stata una bella esperienza”.
Tratto da: http://www.grandangoloagrigento.it/
L’elettore agrigentino che ha cercato il cambiamento, al ballottaggio,
dovrà interrogarsi su quale dei due candidati Zambuto o Pennica lo
garantisca.
L’elettore di sinistra non dovrebbe, comunque, scegliere il candidato
dell’ U D C !!