Muos, attacco alla Nato

Mezza Sicilia scende in campo contro l’impianto satellitare

DI ALIDA AMICO su Centonove di questa settimana

RAGUSA. Contro il Muos, il mega sistema satellitare di telecomunicazioni della marina Usa, che la Nato sta piazzando nel bosco della Sughereta di Niscemi, si mobilita anche la provincia di Ragusa. Nella recente conferenza dei sindaci nel Palazzo comunale del capoluogo, è stato infatti approvato all’unanimità un ordine del giorno, in cui i 12 primi cittadini dell’entroterra ibleo, per la prima volta chiedono al presidente della Regione Raffaele Lombardo, di sospendere l’autorizzazione concessa agli americani – nonché il blocco dei lavori per l’installazione delle tre gigantesche parabole del Muos(acronimo di Mobile User Objective System) – nell’attesa che si faccia chiarezza definitiva, sulle conseguenze ambientali e sulla salute pubblica.

TUTTI CONTRO IL MUOS. Troppi gli interrogativi ed i timori per gli effetti nefasti sulla salute, che le onde elettromagnetiche ad alta frequenza, emesse dalle antenne del Muos, potrebbero avere anche tra le popolazioni limitrofe iblee. Preoccupazioni, di cui si stanno facendo interpreti fornendo le informazioni ai cittadini ed alle scolaresche, finora all’oscuro sulla vicenda del mega impianto satellitare militare – i comitati comunali “No Muos”, che stanno sorgendo un po’ ovunque: a Ragusa, Vittoria, Modica, Comiso, S.Croce Camerina, Acate, Ispica.

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