Domani sera il candidato Sindaco del polo civico Angelo Salemi chiude la campagna elettorale a Raffadali:
“ Dopo un mese di una competizione elettorale molto intensa, domani parlerò ai miei concittadini per ringraziarli del sostegno che mi hanno tributato in queste ultime settimane.
La mia candidatura con le tre liste che mi hanno supportato è stato frutto di una ribellione di popolo, un atto di coraggio da parte di una fascia consistente di cittadini raffadalesi che hanno rialzato la testa, la dignità, lo spirito e l’essenza di una democrazia partecipata, l’essere partecipe e protagonista della vita politica locale.
Lo confermo fino all’ultimo respiro, ho provato a cambiare dall’interno la distanza che purtroppo c’è nei partiti con il concetto di consenso libero, di capacità personale, di impegno civile e politico, qualcuno forse abituato al divide et impera, ai vassalli, a una concezione Machiavelliana della politica pensava di relegare Angelo Salemi e la gente libera in un freezer, ha sbagliato modi , tempi e luogo, si possono bocciare le primarie, ma non il vento di cambiamento, la carica e la passione delle nuove generazioni, lontane dal feudalesimo politico, che oggi è una pagina chiusa per sempre nella città.
Ho presentato non solo un programma concreto con punti chiari e decisi: la chiusura del rapporto con la società esterna l’A&G che ha succhiato il sangue e oltre all’intera città, e inoltre un programma mirato, dalla rinascita del Villaggio della gioventù, all’approvazione del piano regolatore generale, ho ridato la speranza di riprendersi il futuro per sé e per i propri figli.
La cosa più bella me l’hanno insegnata ancora una volta gli elettori, l’essere se stessi avere esperienza ma non essere o apparire arroganti, il messaggio è stato inequivocabile, il popolo può sbagliare ad eleggere i venti consiglieri, ma il voto del primo cittadino non è un voto clientelare e di ricatti, ecco perché il 06 e 07 maggio i raffadalesi liberamente sceglieranno il Sindaco più capace, visto che i competitori come La Porta, non solo sono sfuggiti dai confronti televisivi e sono apparsi come i segnaposti del vecchio dominio e consenso clientelare, ma privo di capacità politiche personali.
Mentre l’On. Di Benedetto imposto dall’establishment parlamentare non ha capito che Raffadali va governata sul serio, non è una bandierina arcobaleno dove c’è scritto il trasversalismo di mezza deputazione regionale da destra a sinistra, con l’aggravante di avere un sindaco part.time che farà la spola tra Palermo e Raffadali.
Sono sereno ed emozionato e se eletto dovrò lavorare giorno per giorno in un palazzo comunale aperto e finalmente nelle mani dei raffadalesi.