“Ritengo, alla vigilia del voto per il rinnovo del Consiglio Comunale di Agrigento, proporre a tutti i candidati una iniziativa in favore della città. E’ mia intenzione, se sarò eletto, di proporre a tutti i Consiglieri Comunali che siederanno in Consiglio di realizzare un progetto di pubblica utilità, coprendo la spesa finanziaria con il gettone di presenza o con parte di esso.
Tenuto conto che ognuno di noi dovrebbe avere una propria occupazione dalla quale trarre il giusto per vivere perchè allora non destinare questo gettone ad un progetto utile alla collettività dato che le casse comunali sono quasi vuote?
Inoltre è mia precisa intenzione, e lo avevo già espresso fin dalla prima presentazione della mia candidatura, di destinare il mio gettone di presenza in favore di associazioni benefiche come la mensa della solidarietà che ogni giorno assicura pasti caldi agli indigenti e che quotidianamente deve fare i conti con la pesante situazione economica, o l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), o Vanaprhasta International che si occupa di bambini indiani. Ogni cittadino potrà controllare periodicamente la donazione il cui importo e la ricevuta di versamento saranno pubblicati sul mio blog.
Contestualmente è mia precisa intenzione, se riuscirò ad arrivare in Consiglio Comunale, proporre di modificare il metodo di attribuzione del gettone di presenza al Consigliere, legandolo alla sua partecipazione attiva ai lavori dell’Aula. Per esempio sarebbe utile corrispondere il gettone solo ai consiglieri che partecipano ad almeno due/terzi della seduta e che soprattutto partecipino alle operazioni di voto, quando richieste. E’ sconfortante lo spettacolo al quale si assiste di consiglieri comunali che al momento di esprimere il proprio voto lasciano l’aula facendo così venir meno il numero legale costringendo così a rinviare decisioni importanti per l’amministrazione della città.
L’elettore ci delega a rappresentarlo in aula e non partecipare attivamente alla vita amministrativa in consiglio è un venir meno agli impegni presi col nostro elettorato!
Il Consigliere Comunale deve mettere in conto onori e soprattutto oneri per dare una svolta decisiva al modo di fare politica per dare a quanti ci hanno votato e quindi accordato la loro fiducia l’immagine di una istituzione veramente al servizio della città
L’intervento di Ciro Fuschino, è lodevole , almeno in parte. Condivido che si possa decidere di volta in volta di destinare i gettoni di presenza a iniziative di carattere sociali, e qualche volta lo si è fatto , altre è stato proposto senza un seguito…
Non ho imbarazzo a dire che non condivido la presunta volonta’ sistematica di rinunciare al gettone di presenza . I motivi sono : 1o) la legge si esprime diversamente , e quindi altro vuol dire forzature che possono scadere in demagogia e “populismo” come si usa dire oggi, evntualmente andrebbe modificata la legge dello stato.
2o)non mi scandalizzo che possa esserci tra i Consiglieri eletti 5/6 /7 o 10 consiglieri che sono disoccupati…!!! Perche’ , da noi in Sicilia, la percentuale di questi è altissima , fino al 60% e passa tra i giovani ! Questo caro Fuschino non significa che non abbiano diritto a partecipare alla vita pubblica . Anzi , magari tra loro ci puo’ essere Gente migliore di noi !!!
E francamente “obbligare” a rinunciare al gettone di presenza lo troverei quantomeno ingiusto
VICEVERSA TROVO TOTALMENTE POSITIVA DI MODIFICARE I REGOLAMENTI DEI CONSIGLI COMUNALI E PROVINCIALI (alla Provincia abbiamo tentato , col risultato di 2 favorevoli tra cui io, e tutti gli altri contrari! )nella direzione che segue :
…”Contestualmente è mia precisa intenzione, se riuscirò ad arrivare in Consiglio Comunale, proporre di modificare il metodo di attribuzione del gettone di presenza al Consigliere, legandolo alla sua partecipazione attiva ai lavori dell’Aula. Per esempio sarebbe utile corrispondere il gettone solo ai consiglieri che partecipano ad almeno due/terzi della seduta e che soprattutto partecipino alle operazioni di voto, quando richieste. E’ sconfortante lo spettacolo al quale si assiste di consiglieri comunali che al momento di esprimere il proprio voto lasciano l’aula facendo così venir meno il numero legale costringendo così a rinviare decisioni importanti per l’amministrazione della città.
L’elettore ci delega a rappresentarlo in aula e non partecipare attivamente alla vita amministrativa in consiglio è un venir meno agli impegni presi col nostro elettorato!
Il Consigliere Comunale deve mettere in conto onori e soprattutto oneri per dare una svolta decisiva al modo di fare politica per dare a quanti ci hanno votato e quindi accordato la loro fiducia l’immagine di una istituzione veramente al servizio della città..”
Agiunngo a quanto scritto da Roberto Gallo,ed a quando in parte condiviso delle dichiarazioni di Ciro Fuschino,che sicuramente è ora di smetterla con il TERRORISMO che abitualmente applicano la maggior parte dei candidati che effettuano il controllo SISTEMATICO del voto;mi spiego meglio:
un candidato,supponiamo da 100 voti,in media ad Agrigento dovrebbe godere di 2 voti per ogni sezione,ragion per cui ,è facile “SCOPRIRE”, con una buona percentuale di approssimazione,chi lo ha votato in ogni singola sezione;fermo restando il numero delle sezioni di voto,basterebbe effettuare lo spoglio magari in prefettura,della interezza delle schede dei votanti,e finalmente si potrebbe godere del tanto DESIDERATO VOTO LIBERO D’OPINIONE!
Ma i PAPI che siedono a PALERMO e a ROMA non sembrano disposti alla modifica in tal senso della legge elettorale…
CHISSA’ PERCHE’….