Incurante dell’assenza degli altri competitors (Mariella Lo Bello, Marco Zambuto e Giuseppe Arnone) e del numero esiguo degli studenti in sala, il candidato sindaco di Agrigento Totò Pennica ha deciso di incontrare stamane gli universitari a Villa Genuardi, sede del corso di laurea Beni Culturali, affiancato dall’unico avversario Giampiero Carta. L’incontro, moderato dai docenti Melazzo e Tuzzolino è stato scarsamente partecipato dai giovani, coloro che avevano fatto richiesta di interloquire con i candidati, per conoscere loro idee e proposte. Nel corso del dibattito, il secondo con gli universitari a distanza di una settimana, è emerso il problema del decentramento delle facoltà e dei corsi di laurea nel Polo di Contrada Calcarelle con annessi disagi di mobilità e accessibilità, oltre alla mancanza di un collegamento degli universitari con il centro storico. Ma prima ancora, di affrontare aspetti didattici e/o organizzativi, che gli studenti vorrebbero riqualificati, rimane il problema del debito che il Comune di Agrigento ha maturato nei confronti all’università, tale da aver mandato all’aria progetti e attività che potevano contribuire, in questi 5 anni, a riqualificare l’offerta formativa.
Questa la visione del candidato sindaco Pennica sull’università agrigentina: “Come primo impegno, se fossi eletto sindaco salderei il debito del Comune, poi comincerei ad incontrare ed ascoltare i 3000 studenti che gravitano intorno a questo polo didattico, di cui oggi sono presenti forse all’1%. Bisogna smettere di lamentarsi, ed iniziare ad assumersi ognuno le proprie responsabilità. Successivamente valuterei la possibilità di sfruttare alcuni immobili del centro storico per collocarvi alcuni corsi di laurea, come quello di ‘Architettura’ nel quartiere di Santa Croce (di proprietà del Comune) e i locali dell’ex ospedale di Via Atenea dove peraltro i lavori di ristrutturazione sono terminati. Per il resto non farei una parcellizzazione dell’università.”
Sulla mancata partecipazione all’incontro degli altri candidati a sindaco Pennica intervistato dai giornalisti dice:
“L’uscente sindaco Marco Zambuto non può partecipare al confronto organizzato dal Consorzio universitario in quanto nei suoi confronti è debitore di una importantissima quota. Quale credibilità potrebbe avere Zambuto in qualità di debitore? Mariella Lo Bello ha operato la scelta di non presentarsi più ai confronti. Giuseppe Arnone, fuori per impegni professionali manda la sua sostituta. Questa campagna elettorale la dice lunga. Io partecipo su tutti i fronti e a tutti i confronti perché gli elettori agrigentini devono capire a chi dare il voto e soprattutto chi non si sottrae al confronto strumento che dà sempre la possibilità di crescere in democrazia. Un sindaco responsabile deve guardare ai giovani e all’università come momento di crescita. Deve cercare di aumentare ove possibile la formazione in termini di qualità della proposta universitaria, ma prima di ogni cosa pagare il debito se vuole essere autorevole.”