Un incontro tra territori che progettano in sinergia uno sviluppo eco-sostenibile. Questo l’obiettivo di “Secundum Naturam e Territori in Tour”, la manifestazione ideata dalla Presidente dell’associazione Ad Majora Natura e Cultura, Rossana Danile, che ad Agrigento ha voluto racchiudere per la prima volta in un unico evento natura, arte e cultura.
Al centro della kermesse ospitata presso il Dioscuri Bay Palace Hotel, idee, progetti ed eccellenze enogastronomiche frutto di un paese rispettato, salubre, che intende rispecchiare i sapori della terra e il carattere di chi con passione se ne prende cura.
Dunque un ritorno alle origini per una tre giorni fatta di convegni, momenti musicali, degustazioni e dibattiti con focus su Italia, Ruanda e Bosnia Erzegovina, dove i visitatori hanno potuto cogliere l’essenza di un attento lavoro di ricerca volto all’applicazione di un’agronomia che fa della biodiversità e delle peculiarità territoriali il vessillo di una qualità autentica e assoluta, estendibile non soltanto a ciò che viene consumato, ma soprattutto alle migliori aspettative di vita nel Pianeta.
Fondamentale, a tal proposito, la complicità della giornalista Tiziana Briguglio e il contributo della ricercatrice nonché direttrice del Polo umanistico scientifico dei convegni di Villa Medicea di Cerreto Guidi (FI) Rita Mulas, autrice e promotrice di progetti pilota integrati basati sui principi della biodinamica moderna di Leonello Anello, che ad Agrigento a ‘Secondum Naturam: primo convegno internazionale su Territorio, Alimentazione e Salute – verso l’Expo 2015’ ha portato come relatori studiosi, agronomi, medici, professori universitari e imprenditori accomunati da una vera e propria politica del fare da sostenere e portare avanti nei diversi ambiti di appartenenza, spinti dalla certezza che ”Non c’e’ verità se non quella contenuta nella terra e nella sua sfacciata variegata autenticità”.
Protagonisti del salone enogastronomico i prodotti tradizionali, le Doc, le Dop e le Igp di Lazio, Lombardia, Sicilia e Sardegna, la birra artigianale Ceria e il cibo della tradizione isolana sapientemente preparato dal ristorante Akropolis e dallo chef Giuseppe Patania del Dioscuri Bay Palace, mentre le percussioni di Andrea Vanadia con il suo “Linea di confine” hanno sensibilizzato i giovani sul tema del riciclo dei rifiuti.
Ad emergere, il risorgere di un’economia basata sulla naturalità, l’identità e la tipicità dei luoghi. Esempio per tutti l’impegno mostrato oltre che dai tanti artigiani presenti, quello dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino che attraverso l’enologo Tonino Guzzo ha selezionato per Territori in Tour vini espressione di una sicilianità autentica scaturita dalla passione rispettosa del territorio e della sua vocazione così come quella rappresentata dal sindaco di Paceco Biagio Martorana, (il primo ad aderire in Sicilia al progetto avviato da Rita Mulas Territorio e Salute: dalla crisi alla rinascita di un territorio) interprete, insieme ai referenti delle regioni ospitate, di realtà e bontà straordinarie da preservare e custodire. Veri e propri tesori come quelli esposti dal primo cittadino di Castelbuono Mario Cicero, che ad Agrigento ha rappresentato non soltanto il piccolo comune, ma l’intero Parco delle Madonie con le sue eccellenze enogastronomiche, la bellezza del paesaggio e il recupero della tradizioni antiche che ancora oggi vedono l’impiego degli asini per la raccolta del pattume.
Voglia, impegno e dedizione premiati, a solo pochi giorni dalla fine della manifestazione, dall’avviarsi di collaborazioni tra i diversi produttori attraverso gemellaggi culturali e commerciali così come quelli in via di definizione tra il sale di Nubia e i pregiati salumi laziali della rinomata macelleria Scherzerino di Itri (LT) e tra le mele della Valtellina e le arance di Ribera Dop rappresentate per l’occasione dall’imprenditore Paolo Ganduscio.
Non meno importante a Territori in tour il settore itticolo portato all’attenzione del pubblico dalla G&G Pesca di Porto Empedocle, con la promozione del pesce azzurro del mediterraneo, e dal direttore del progetto sull’acquacoltura della Regione Sicilia Alfonso Milano che ha argomentato la pregiata carne del pesce di allevamento biologica come uno spiraglio di sviluppo ecosostenibile dell’economia siciliana.
Ad emozionare, infine, la presenza dei viticoltori di Portoscuso (CI) e di quelli indipendenti del Sulcis Iglesiente con i loro vini artigianali. Una testimonianza, la loro, silenziosa e piena di dolore per un patrimonio inestimabile, quale è quello del Sud-Ovest della Sardegna, oggi devastato da un sistema politico che anziché favorire negli anni il fiorire di un’agricoltura sana, ha preferito sacrificare decine di migliaia di ettari fertili e rigogliosi per dare spazio alle grandi multinazionali dell’alluminio, le stesse che invece di benessere e progresso oggi sono causa di inquinamento e licenziamenti.
Da qui il convincimento che se “l’uomo è Migrante del Pianeta, dunque passa e lascia; il Pianeta Terra con le sue risorse rimane ed accoglie le generazioni che si susseguono”, diventa necessario agire verso un unico fine volto a ridare dignità ad un settore fin troppo sfruttato, umiliato e depredato quale è quello dell’agricoltura e dei mercati ad esso collegati, ristabilendone i ruoli naturali.
“Secundum Naturam e Territori in Tour” e’ stata una manifestazione patrocinata dall’Istituto Regionale della vite e del Vino, dall’Assessorato alle Politiche Agricole e valorizzazione dei prodotti locali della Regione Lazio, dall’Arsial, dalla Camera di Commercio di Latina, dal Comune di Agrigento, dal Comune di Portoscuso, dal Comune di Paceco, dal Parco delle Madonie, dai Castelli di Sicilia, dalla Riserva naturale saline di Trapani e Paceco, dalla Banca di Credito Cooperativo Senatore Pietro Grammatico di Paceco, dalla Coldiretti e da Confagricoltura con la collaborazione di Villa Medicea di Cerreto Guidi(FI), Master San Vigilio di Bergamo, Agroalimentare in Rosa, Viticoltura Biodinamica Moderna di Leonello Anello, Area marina protetta Isole Egadi.
Ambasciatori dell’agroalimentare di qualità italiano:
per la Sardegna: Viticoltori di Portoscuso; Associazione Vignaioli Indipendenti del Carignano; Cantina Calasetta; Cantina Aru; Confraternita Inglesiente del vino fatto in casa.
Per il Lazio: Scherzerino; Di Ciaccio pasticceri artigiani dal 1928; Frantoio e Azienda agricola biologica Paola Orsini; Cantina Sant’Andrea.
Per la Lombardia: Consorzio per la destinazione turistica Valtellina; Valtellina Incoming by talkeetna viaggi; Azienda agricola Caven Camusa; Casa Vinicola Pietro Nera; Ristorante Hotel La Brace; L’Arte della pasta; Azienda agrituristica Stella Orobica.
Per la Toscana: Associazione Viticoltori di Cerreto Guidi
Per il Friuli: I Vini d’artigianato di Gaspare Buscemi
Per la Sicilia: Consorzio produttori madoniti; Parco Madonne; Antichi sapori; Baglio Ingardia; Il Mulino rosso; Terre di Giafar; Trapani sale di Gucciardo Vincenzo; Porti Palazzo; Trabinis Viaggi; Cooperativa sociale Galea; Dolci e salati; Consorzio di tutela “Riberella Dop; Azienda Ganduscio; Francorusso vini; Birra Ceria; Abraxas Vigne di Pantelleria; Cantina Ottoventi; Tenuta Gorghitondi riserva naturale lago di Preola; Feudodisisa; Baglio Caruana; viticoltori associati Canicattì; Lombardo vini; Castellucci Milano; Feudo Montoni; Quantico; Vini Ardagna; Italy Business Group; Ad Majora consulenti di direzione.