L’Amministrazione comunale nei mesi scorsi ha notificato, tramite il competente ufficio, circa 500 avvisi di pagamento riguardanti l’imposta comunale sugli immobili relativa alle aree edificabili per l’anno 2005.
Su tali provvedimenti, anche a seguito di osservazioni sollevate dai contribuenti e oggetto di discussione anche in Consiglio comunale, gli uffici competenti hanno svolto un’attività di verifica della congruità dei valori di mercato delle aree tramite l’acquisizione di una relazione di stima dell’Agenzia provinciale del territorio ed attraverso lo svolgimento di un contraddittorio con i soggetti destinatari degli accertamenti, trattato da un’apposita commissione tecnica costituita da dirigenti e funzionari comunali.
Tale lavoro ha contribuito alla riduzione del contenzioso poiché circa 150 contribuenti hanno provveduto ad assolvere al pagamento dell’imposta dovuta. Inoltre, attraverso un’attività di conciliazione nei confronti dei contribuenti che avevano già inoltrato ricorso presso la Commissione tributaria provinciale, una ventina di accertamenti sono stati già risolti, mentre di quelli sinora decisi dalla stessa Commissione, alcuni sono stati rigettati e 21 sono stati accolti parzialmente stabilendo la rideterminazione del valore di mercato dell’area ai fini del calcolo dell’ICI dovuta.
Ad ogni modo le sentenze della Commissione tributaria provinciale hanno riconosciuto il principio che l’imposta “è comunque dovuta già per il 2005 per il possesso di aree edificabili secondo il piano regolatore generale”.
Alla luce di tali risultati il sindaco Marco Zambuto dichiara: “Risulta nettamente ridimensionato il numero di ricorsi inoltrati dai contribuenti ed appare infondata la presunzione di un danno per le casse comunali, paventata da recenti articoli di stampa, in quanto le attività condotte da questa Amministrazione hanno mirato ad assicurare l’equità del carico tributario previsto dalla legge nei confronti dei contribuenti in una materia di estrema complessità quale quella della stima del valore di mercato delle aree edificabili, mentre si è evitato di indulgere in atteggiamenti omissivi o di colpevole inerzia che avrebbero potuto comportare responsabilità contabili e pregiudizio per il bilancio comunale”.
20 febbraio 2012