Aragona (Agrigento)- Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 7 feb. 2012 “l’approvazione del nuovo regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale”. Il Presidente del Consiglio comunale ha voluto ringraziare la prima commissione per l’ottimo lavoro svolto, circa la stesura del nuovo regolamento, “a riprova – a detta di Gioacchino Volpe – che le commissioni consiliari lavorano e lavorano molto”. Il nuovo regolamento, a differenza del precedente composto da soli 6 articoli, consta di 70 articoli e dovrebbe permettere al Consiglio comunale di operare in maniera più celere ed efficiente.
Consistente il numero degli emendamenti presentati, in particolar modo dal consigliere Biagio Bellanca. All’articolo 14 è stato proposto di aggiungere che “qualora la commissione regolarmente convocata non può procedere nei propri lavori per l’assenza ingiustificata di un membro della consulta competente per materia, regolarmente invitato, i costi della seduta vengano imputati allo stesso. Lo stesso vale – ha concluso Biagio Bellanca – per il sindaco e i funzionari regolarmente invitati ma assenti ingiustificati”.
Nonostante le perplessità avanzate dal segretario comunale sull’emendamento presentato dal Ballanca, quest’ultimo anziché ritirarlo ha chiesto che venisse messo in votazione. Con sei voti favorevoli, quattro contrari e un astenuto (vedi foto – tabella n. 1) l’emendamento è stato approvato.
Inutile sottolineare come l’emendamento del consigliere Bellanca risponda a una necessità di porre un freno alle assenze ingiustificate, che rallentano il lavoro delle commissioni consiliari producendo una spesa inutile per la collettività.
Attimi di nervosismo si sono registrati quando nel bel mezzo dei lavori il consigliere Bellanca, facendo notare al Presidente Volpe come buona parte del Consiglio comunale non fosse interessato all’argomento in quel momento trattato, ha proposto di andare avanti con le votazioni. Anche il consigliere Cipolla, sino a quel momento concentrato ed intento a rivedere la proposta del nuovo regolamento formulato dalla commissione consiliare da egli presieduta, accorgendosi di cosa stava accadendo intorno ha chiesto al Presidente del Consiglio: “chiedo di aggiornare la seduta perché è vergognoso quello che sta accadendo. Qua finiamo, semplicemente, ad essere interessati alle dichiarazioni di appartenenza ai gruppi politici. Poi quando si discute di cose serie come stasera per questo benedetto regolamento comunale, che cosa facciamo? O ci appartiamo con quattro ‘cristiani’ a cui dobbiamo promettere il posto oppure bivacchiamo. Il Presidente Volpe richiamando tutti all’ordine e al senso di responsabilità ha fatto proseguire i lavori del Consiglio, visto peraltro che il consigliere Bellanca si era opposto al rinvio della seduta.
L’emendamento n. 21, che è stato approvato all’unanimità dei presenti, si proponeva di legare la corresponsione del gettone di presenza ai consiglieri in base alla loro “produttività e partecipazione”. Con l’entrata in vigore del nuovo regolamento comunale infatti, ai fini dell’erogazione del gettone di presenza sarà ritenuta effettiva la partecipazione del consigliere che abbia partecipato alla votazione dei 2/3 dei punti iscritti all’ordine del giorno. Ciò eviterà che il consigliere scaltro, giunto in Consiglio al momento dell’ultima votazione, possa percepire ugualmente il gettone di presenza.
All’articolo 30 del nuovo regolamento il consigliere Bellanca aveva proposto un emendamento per l’aggiunta di un quarto comma riportante: “qualora il Consiglio comunale regolarmente convocato non può procedere nel proprio lavoro, per l’assenza ingiustificata del sindaco o del componente della giunta, competente in materia ed anch’egli regolarmente invitato, i relativi costi dovranno essere loro addebitati. Il principio alla base dell’emendamento, ha poi spiegato Biagio Bellanca, è lo stesso di quello presentato per l’art. 14 relativamente alle commissioni consiliari. L’intento, secondo Biagio Bellanca, voleva essere quello evitare che i lavori del Consiglio comunale – come peraltro è accaduto in passato – venissero interrotti o rallentati per l’assenza ingiustificata ora del sindaco, ora di un assessore chiamato a rispondere su determinate tematiche tramite interrogazioni o interpellanze urgenti.
Anche stavolta non si fanno attendere le perplessità del segretario comunale sull’emendamento, spiegando che si tratta di una “formulazione foriera di contenzioso. L’addebito automatico non può essere..” ed inoltre gli amministratori non sarebbero obbligati ad essere presenti ai lavori del Consiglio comunale ma vi partecipano.
Biagio Bellanca replicando ha fatto presente che sia il sindaco che l’assessore chiamati a rispondere, mediante interrogazione o interpellanza urgente su determinate tematiche, devono relazionare in Consiglio entro i 30 gg. previsti per legge.
Anche stavolta l’emendamento non viene ritirato ma messo in votazione e qui succede il papocchio poiché viene respinto con grande stupore del pubblico presente, che dall’andazzo dei lavori si rende conto di come la coerenza non alberghi nell’aula consiliare di Aragona (vedi foto – tabella n. 2 e confrontare con la tabella n. 1). Con 4 voti favorevoli e sette contrari l’emendamento è stato respinto.
Rimproverando lo scarso livello di attenzione, e probabilmente l’assenza di lungimiranza, di alcuni suoi colleghi consiglieri, Duccio Cipolla pone ai presenti l’interrogativo di cosa potrà pensare l’uomo della strada quando leggerà i verbali della corrente seduta consiliare con le votazioni, disancorate da qualsiasi razionale logica, di alcuni consiglieri sugli emendamenti ad integrazione degli artt. 14 e 30 del nuovo regolamento in discussione. Cipolla chiede che vengano pubblicati sulla deliberazione di Consiglio i nomi seguiti dal relativo voto dei consiglieri.
Su proposta del consigliere Biagio Bellanca è stato cassato, “per motivi di trasparenza – ha sottolineato Bellanca”, l’intero comma secondo dell’art. 47 che introduceva delle limitazioni circa foto, riprese audio e video all’interno dell’aula consiliare. Queste, recitava il comma secondo dell’art. 47, dovevano essere autorizzate 5 giorni prima della seduta stessa. Con l’entrata in vigore del regolamento, fermo restando che occorrerà sempre l’autorizzazione del Presidente del Consiglio per foto e riprese, la stessa può essere richiesta in giornata”.
Dopo aver passato il vaglio del Consiglio il nuovo regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale di Aragona “entrerà in vigore – come ha precisato il Presidente Volpe – nei 15 giorni successivi alla sua pubblicazione all’albo pretorio.
I lavori del Consiglio, dopo aver affrontato anche il punto all’ordine del giorno “stato dei lavori nei locali del Giudice di Pace di Aragona”, sono stati rinviati a mercoledì 15 febbraio alle ore 18.
Totò Castellana
“..Poi quando si discute di cose serie come stasera per questo benedetto regolamento comunale, che cosa facciamo? O ci appartiamo con quattro ‘cristiani’ a cui dobbiamo promettere il posto oppure bivacchiamo.”.. C’è chi promette posti di lavoro ???chi è voglio saperlo!! ho una squadra di disoccupati ,quasi tutti i ragazzi di Aragona.Su dunque ,ditemi chi è questo benefattore!
Vedere dalle tabelle riportate nell’articolo come hanno votato alcuni consiglieri fa venire i brividi – forse più che al Consiglio comunele questi signori credevano di stare al festival dell’incoerenza.
Speriamo che fra qualche mese le amministrative azzerino questo Consiglio comunale che non si può annoverare tra i migliori che Aragona abbia conosciuto. Anzi!
Carta canta e le delibere costituiranno la vergogna di quanti hanno fatto dell’incoerenza la propria bandiera.
Tante volte l’incoerenza è sinonimo di intelligenza ma in questo caso mi sembra sinonimo di strafottenza.
Eh…purtroppo c’è chi promette posti di lavoro e poi, ovviamente, non mantiene le promesse appena viene eletto…e non parlo di una cosa ”vecchia” ma proprio di questa giunta. Ci saranno sempre persone disoneste nella politica, ma questa persona in particolare, che sicuramente si riconoscerà, deve capire che il suo giochetto non funzionerà quest’anno. Avrà forse ingannato metà degli aragonesi alla disperata ricerca di un lavoro qualche anno fa, permettendogli di arrivare abbastanza in alto, ma spero che si sta godendo questi ultimi giorni, perché la gente può essere stupida ma non è fessa al punto di rivotare per lui.
Cio’ che si afferma è grave,perchè non denunciare se fosse vero? questo si chiama voto di scambio o mi sbaglio!?Sappiamo benissimo che siamo tutti bravi nel bla bla, poi finisce sempre nello stesso identico modo .Si predica bene e si razzola male! Credete che gli aragonesi siano pronti per il cambio di rotta? io lo spero ma ci credo poco!
Possibile che crediamo ancora alla promessa di un posto di lavoro? quando capiremo che è tutta una presa in giro? Possibile che noi aragonesi vogliamo solo sistemare i nostri figli?? e dove poi?? basta, cerchiamo di pensare a migliorare cio’ che già abbiamo! Possibile che nn capiamo , piu’ noi crediamo alle loro favole piu’ alcuni si sentiranno forti e ancor peggio si sentiranno in diritto di chiamarci stupidi idioti!Svegliatevi !!!