In Europa peggio di noi solo la Grecia e questo già dice tutto…
Trasparency ha pubblicato a Berlino l’indice annuale sul Corruptions perception index (CPI) per il 2011 e l’Italia è sempre più giù. In termini di corruzione siamo ormai classificati come tangentland, dopo paesi come Botswana e Malaysia, appena davanti a Ruanda e Arabia Saudita. E alla Russia dell’amico di Berlusconi W. Putin.
L’indice di percezione della corruzione è statisticamente un indice inverso, nel senso che più basso è e più stai inguaiato. Per l’Italia è sceso a 3.9. Nel 2009 era 4,3. Nel 2008 era 4,8… Per intenderci la Danimarca e la Finlandia sono a 9,4, il Giappone a 8, la Germania poco più giù.
Dal 55esimo posto siamo scesi al 69esimo in pochissimi anni.
E il collegamento tra questi dati e la crescita del prodotto interno lordo pro-capite è considerato ormai un dato statistico acquisito.
Secondo gli studi di Trasparency, il miglioramento di un punto nell’indice di cpi vale almeno il 5% dell’aumento di reddito individuale.
(Fonte: I segreti della casta)