Agrigento – Giuseppe De Francisci consigliere comunale di punta dell’Mpa lascia il Movimento di Lombardo e Di Mauro e si colloca come indipendente. Una grave decisione che De Francisci ha voluto precisare in un’affollata conferenza stampa, presenti anche il presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi e il presidente del Consiglio comunale, Piero Marchetta, in quota Mpa). L’ex consigliere del movimento di Di Mauro in questi 5 anni di consiliatura ha svolto una attenta attività presentando oltre cento atti ispettivi che hanno riguardato tutti i settori di competenza comunale. Tra i più significativi ricordiamo quelli sulle occupazioni abusive, verifica di autorizzazioni, mancata erogazione del contributo per gli uffici giudiziari, nomine illegittime, dislocazione del personale. Al suo attivo De Francisci annovera, tra l’altro, attività propositive essendo estensore del nuovo regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale che non veniva rivisto dal 1993. Dopo aver ricordato queste solerti attività, De Francisci passa a definire la posizione ambigua e poco chiara del suo partito e dopo anni di militanza – continua il consigliere -“è venuto fuori un aspetto assurdo, una posizione verticistica con imposizioni dall’alto altrettanto assurde. L’affetto incondizionato verso la leadership provinciale non mi aveva permesso di vedere la reale verità, di fatto mi rendo conto che l’Mpa ha perso la sua sovranità e altro non è che un soggetto politico alle dipendenze dell’on. Lumia e in provincia di Agrigento deve pagare al signor Arnone lo squallido teatrino dei poster bus contro il magistrato Gennaro procuratore aggiunto a Catania ed in corsa alla carica di capo dell’ufficio etneo e da allora si inizia a dare a tale soggetto una agibilità politica quasi fosse organico al partito, fino ad arrivare al possibile sostegno dopo il primo turno ed in caso di ballottaggio. Mpa presenterà un candidato per perdere, frazionando il voto di centrodestra”. De Francisci fa rilevare anche come l’Mpa abbia perso quasi tutti i consiglieri comunali eletti nella città capoluogo ma anche la maggior parte dei dirigenti e degli uomini che hanno formato le liste del 2007. Sui fatti giudiziari per i quali è indagato il consigliere sostiene la sua estraneità ai fatti che non appaiono nemmeno negli atti processuali ma che sono solo frutto di una telenovela imbastita da una certa stampa”. “Sono sereno – ha aggiunto – e non mi sottrarrò al mio ruolo di indagato difendendomi nelle sedi giudiziarie e manifestando il rispetto dovuto alla magistratura”. De Francisci racconta anche episodi che riguardano il consigliere Arnone e la gravità delle accuse che recentemente gli sono state addebitate dall’Autorità Giudiziaria e chiude l’incontro con la stampa con l’auspicio che “la nostra città meriti rappresentanti di elevato spessore morale, meriti uomini che impieghino le proprie energie per la rinascita di una Agrigento stanca di essere invivibile”.
(grandangolo)