Agrigento – I segretari dei sindacati CGIL, dei pensionati e degli operatori pubblici (SPI – FP) -Piero Mangione e Alfonso Buscemi -, hanno incontrato i vertici dell’ASP (Messina, Bonanno, Amico) ai quali hanno rappresentato il grave stato di disagio degli agrigentini rispetto alla problematica delle “liste di attesa”.
Troppo lunghi risultano, infatti, le attese per una visita specialistica che oscillano, a seconda dei casi e del territorio, tra i 60 ed i 210 giorni.
Fatta la rappresentazione delle criticità accusate dal sistema dell’offerta sanitaria e la sofferenza della comunità agrigentina che spesso viene così, oggettivamente, costretta, per non aspettare i tempi lunghi, a ricorrere al privato, pur non convenzionato, con costi aggiuntivi per i redditi familiari comuni, l’incontro si è concluso con la decisione da parte del Commissario di mettere sotto esame le strutture per assicurare una ipotesi di ottimizzazione della rete, anche attraverso la richiesta costituzione del (CUP) Centro Unico Prenotazioni.
Tanto per interconnettere tutte le richieste con l’insieme delle articolazioni di rete sanitaria e, quindi, avvicinare il servizio al cittadino: cosa che sarà oggetto del prossimo incontro tra dieci giorni.
L’avvio del confronto per la ricerca delle soluzioni possibili è un fatto che lo SPI e la FP salutano positivamente.
Si tratta, ora, di verificare quali e quanti passi avanti verranno fatti dal Management dell’ASP per la fruizione dei servizi sanitari specialistici in tempi compatibili con la domanda dei cittadini e delle relative urgenze.
Agrigento, 2 febbraio 2012