Prendiamo spunto dall’articolo apparso sul Corriere della Sera di oggi 31 gennaio 2012 dal titolo “La rimozione dell’Italia” a firma di Ernesto Galli Della Loggia – nel quale si chiedeva: “I partiti italiani ce la faranno a uscire dalla condizione di irrilevanza – vorrei dire di inutilità – in cui li sta precipitando la presenza del Governo Monti?” – per ribadire, ancora una volta, quanta tensione sociale abbia creato, nella nostra Nazione, l’abdicazione del ruolo di “mediatore” da parte dei partiti.
Una resa incondizionata – scrivono Edmondo Farruggia e Massimilano Traversa – di fronte alla dura realtà economica in cui versa il nostro paese. Sono diventati, agli occhi degli italiani, gli “Schettino” della politica italiana. Allora ci chiediamo e chiediamo, soprattutto ai politici che oggi, rivestono ruoli apicali nei partiti e risultano presenti nel Parlamento italiano, eletti con una legge elettorale che rispecchia perfettamente l’epiteto sotto cui è conosciuta (“Porcellum”): “Forse non è giunto il momento della riflessione?” La gente è stanca di non potere più identificare il proprio voto, la propria preferenza, con i deputati del luogo dove vive e dove ordinariamente, costantemente e “spocchiosamente” è costretta a non vedersi erogare i servizi di cui necessita!
E’ stanca di chi non attua con diligenza il proprio mandato facendo ricadere le colpe esclusivamente sugli spesso “incolpevoli Sindaci”! (che tutti i giorni si trovano costretti ad adoperarsi senza un adeguato supporto finanziario…) E’ stanca di essere “presa in giro” dalla politica!
Ancora più grave – concludono Farruggia e Traversa – è il dover constatare che, per i politici, questa è semplicemente una parentesi e già meditano di ritornare trionfalmente sulla scena, naturalmente dopo che il governo Monti abbia ultimato le traumatiche “sistemazioni” dello sfracello che questi stessi politici hanno causato.
Ma veramente credono che il popolo italiano li aspetti a braccia aperte? Si accorgeranno presto che, a seguito degli stenti in cui sono stati costretti a vivere, gli italiani saranno più maturi e sapranno indirizzare il loro voto solo su chi veramente si è adoperato nella “politica del FARE” e non sulla “politica delle CHIACCHIERE”.