Il messaggio di onesta professionalità e serietà nell’ impegno, sotteso alla propria candidatura a sindaco di Agrigento, ha inondato di scroscianti applausi l’avvocato Salvatore Pennica, personalità stimata dai sostenitori e dai numerosi simpatizzanti di Èpolis che non sono mancati alla riunione di ieri sera presso l’Hotel Pirandello. La candidatura di Pennica è stato tema conduttore del dibattito apertosi ancora una volta tra i fondatori del movimento cittadino (la presidente Piera Graceffa, il portavoce Paolo Minacori, il vice presidente Marco Barbarino, etc) e gli stessi convenuti, tra plausi e dubbi circa la formazione della futura classe dirigente chiamata a governare Agrigento.
Forte e acclamato in più punti, l’intervento dell’avv. Pennica rispetto alla propria candidatura a sindaco della città dei templi:
“Sono un candidato che spera nell’appoggio di Epolis ma non solo. Non chiudo infatti la porta ai partiti e agli altri movimenti che vogliono condividere il mio programma. La mia scelta è avvenuta fuori dai partiti, ma ciò non significa che se qualche rappresentante della politica fosse interessato a dialogare, bisognerebbe pregiudizialmente sbarrargli la strada o la porta. Immaginare che Èpolis possa camminare da solo, è secondo me una velleità che si scontra con i percorsi di democrazia che sono quelli del consenso popolare.
Ho un desiderio che coincide a pieno con quello di Èpolis, e che mi ha portato a sottoscrivere un programma per questa città. Ho a cuore Agrigento e mi sento accomunato alla maggioranza degli agrigentini per un profondo stato di insoddisfazione. Ho voluto lanciare l’idea della candidatura per capire cosa ne pensi la politica dei partiti e fin ora ho registrato un silenzio assordante. A tre mesi di distanza dalle elezioni, gli unici a farsi sentire sono stati l’avvocato nonché candidato sindaco Giuseppe Arnone, il gruppo Èpolis e per certi versi io stesso con questo annuncio.
Cosa mi attendo da Èpolis? Che organizzi un’ agenda politica con contenuti chiari e precisi, aprendo una piattaforma programmatica da calare nella realtà. Diversamente il rischio è di apparire come movimento elitario, fatto di professionisti che coltivano belle idee ma non le concretizzano. Se si dovesse riuscire a tirare fuori accanto ad un progetto, una squadra di uomini convincenti c’è la mia disponibilità a stare dentro la squadra. Altri 5 anni così non possiamo permetterceli!
Questa potrebbe essere l’occasione di inaugurare una nuova stagione politica ed una campagna elettorale fatta di programmi. L’interfaccia con Èpolis mi farebbe piacere poterla incanalare su bei programmi.
Nell’ipotesi in cui la maggioranza di questo Movimento valutasse che più del sottoscritto altri candidati potrebbero rappresentare il programma di Èpolis, essendo uno di squadra, farei non uno ma 4 passi indietro rispetto alla mia candidatura.
Il colore politico, lo schieramento a destra, a sinistra o al centro, non è più rilevante. So di certo che sono per la vita e non per la morte, che sostengo la legalità e l’impegno della macchina amministrativa nell’ organizzare ed armonizzare i servizi per la città.
Se partisse la mia campagna elettorale, non pronuncerei una parola contro i competitors. Credo sia giunto il momento di basarla sui programmi veri, e non sulle invettive personali, sull’arroganza o sul linguaggio aspro. Non mi sento ne candidato a sindaco, ne sindaco, semplicemente uno che vorrebbe tentare di mettere in campo una griglia di 3-4 cose essenziali, e portarle all’interno di un palazzo che mi sembra troppo arroccato su logiche che non mi appartengono.”
Un messaggio quello di Pennica rivolto alla platea ma anche al direttivo di Èpolis, che entro la fine di questo mese, valuterà la candidatura di Pennica, votando a maggioranza. “Ci riuniremo e discuteremo la proposta della candidatura dell’avv. Pennica in assoluta democrazia – replica il portavoce Paolo Minacori – . Se la maggioranza riterrà che è il candidato adeguato, saremo lieti di supportare una figura di così alto profilo. Èpolis ha un programma che è quello di non subire gli eventi o di navigare a vista, ma di occuparsi seriamente dei problemi. Diffonderemo in città da qui a breve un manifesto che sintetizzi gli impegni ed i programmi, elaborato assieme all’avv. Pennica. Per quanto riguarda l’apporto dei partiti ad Èpolis, esso è fondamentale poiché rappresentano il ponte di collegamento tra la municipalità e gli enti di ordine superiore. Quindi Èpolis – conclude Minacori – non si rifiuterebbe di instaurare un dialogo od un’apertura con i partiti.”
Infine la presidente Piera Graceffa:” La sponda della politica deve aiutare noi di Èpolis a realizzare un programma teso al mantenimento dei servizi normali: acqua, raccolta dei rifiuti, pulizia delle strade e decoro urbano, decespugliamento. Ricordiamo che Èpolis vuole essere il contenitore di tutte le risorse umane: dagli imprenditori ai commercianti, dai dipendenti alle casalinghe agli operai e quanti vogliano spendersi per migliorare la propria città in una visione da qui a 10 anni. E’ nostro impegno programmare incontri itineranti ed assemblee nei quartieri periferici di Agrigento, per far conoscere la nostra agenda politica e costruire nuove idee, partendo dall’ascolto della gente e dei suoi bisogni”.
Un direttivo eletto da nessuno (autoproclamato) che si riunisce per decidere se supportare la candidatura di un loro amico… ma di cosa stiamo parlando?
Ma tutti quelli che si avvicinano a questo Comitato lo leggono e lo comprendono lo statuto del Comitato spesso?
:-O
GS (forse marziano?)