A meno di sei mesi dalle elezioni amministrative nella città di Agrigento il leader regionale dei Comitati Civici per la Sicilia Giuseppe Arnone rilancia l’idea del Sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi di selezionare il vicesindaco tramite un concorso con delle varianti.
Arnone dichiara:
“Dopo la visita di Vittorio Sgarbi ad Agrigento e con una costante richiesta del cittadino comune agrigentino che sollecita una candidatura di rottura per l’elezione del nuovo primo cittadino, che sia espressione che vada al di là di un Pdl che respira di ancien règime, di una sinistra divisa e di un terzo polo che ancora non ha nessun contenuto tranne che una serie di tatticismi degni della peggiore prima repubblica, abbiamo preso contezza che la figura di Vittorio Sgarbi può creare uno tsunami generale al cosiddetto “tavolino”, anche perché ci sono uomini capaci che superano i tanti soldatini che riscaldano le sedie di partiti ormai gusci vuoti e in distonia con i veri bisogni della collettività.
Ecco perché non solo peroreremo la candidatura di Sgarbi, in contrapposizione con questi attori politici locali che hanno lavorato solo alle loro carriere massacrando il territorio, perché ho notato che tanti agrigentini hanno rialzato la testa non vogliono votare più a mosca cieca premiando sempre i più inetti ed incapaci.
Da qui con i giovani del comitato abbiamo lanciato una proposta innovativa di selezionare i candidati al consiglio e i nuovi assessori bastano 6 non 10 come adesso a proporsi senza riluttanze di sorta, i comitati civici per la Sicilia sono una porta spalancata alle novità che passano dalle idee della base.
Riteniamo che la classe politica e dirigente debba avere delle caratteristiche peculiari; onestà, preparazione libera da ogni brontosauro o da gruppi di potere.
Entro il mese di gennaio daremo a tutti la possibilità di inviare i curricula alla nostra mail uomini e donne per potersi misurare, scompigliando queste brutte regole del gioco che ai più non solo non piacciono, ma non favoriscono nessun ricambio di volti e di competenze.
Infine tutti i nostri candidati formalmente si impegneranno a sottoscrivere un codice deontologico, su principi di trasparenza e di adesione al movimento pena decadenza e sottoscriveranno un foglio dove l’indennità di carica non potrà superare i 57 euro a seduta e non come ha approvato il consiglio uscente solo per gli ultimi cinque mesi di legislatura.
Ad Agrigento l’innovazione non è un tabù e i Comitati Civici sono sensibili solo a proposte di vero e forte cambiamento, conclude Arnone.