“I disagi e i disservizi che vivono quotidianamente pazienti e assistiti recandosi in una qualsiasi struttura sanitaria territoriale certificano il fallimento dell’azione del Governo regionale in riferimento alla Legge di Riforma n° 5/2009 in Sicilia.
Non esiste una rete territoriale di assistenza e questa carenza che riguarda specificatamente i profili dell’informazione e della prevenzione genera costi che il sistema è destinato a sopportare.
Non vi è ancora un sistema poliambulatoriale efficiente e la generale carenza infermieristica si ripercuote sul grado ed intensità dell’assistenza sanitaria, così come emerge l’assenza di Assistenza domiciliare integrata in alcune province.
Non si è ancora ridefinito il processo di riconversione dei piccoli ospedali in strutture distrettuali preposte all’emergenza territoriale mentre vi sono poli di eccellenza come l’ISMETT che deve far fronte a finanziamenti sempre più contenuti.
Non vi è una strategia chiara e definita (del Governo Regionale) che mostra tutte le sue incertezze proprio nell’incapacità di indirizzare percorsi di assistenza sul modello della continuità territorio – ospedale a favore dei cinque milioni di cittadini siciliani”.
“Manca una cultura progettuale per acquisire risorse finanziare dall’Unione Europea, in particolare, per la modernizzazione del sistema sanitario pubblico e privato sui temi dell’innovazione e della ricerca a beneficio del paziente”.
Lo afferma l’europarlamentare (PPE/PDL) Salvatore Iacolino aprendo i lavori del convegno “Modelli di sviluppo per la tutela del diritto alla Salute: prospettive e limiti” promosso dal medesimo parlamentare nell’ambito della Quarta sessione di lavori del Corso di Alta Formazione Politica per giovani talenti svoltosi oggi ad Agrigento alla presenza del Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Roberto Lagalla, del Presidente della Commissione “Sanità” dell’Ars, Giuseppe Laccoto, del Capogruppo del Gruppo Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini, del Direttore ISMETT Bruno Gridelli, del Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria in Sicilia, Maurizio Veneziano e del Vicepresidente della Commissione “Affari Istituzionali” dell’Ars, Vincenzo Vinciullo.