Nelle prossime settimane – afferma Il Capogruppo del PD di Campobello di Licata, Giuseppe Sferrazza – verrà pubblicata l’Ordinanza n.151 del 10/11/2011 del Presidente della Regione On.le Lombardo nella qualità di Commissario Delegato per la gestione integrata dei rifiuti.
Con l’ordinanza si dà impulso all’affidamento, tramite procedura di evidenza pubblica e con il rispetto del protocollo legalità, salvaguardando i livelli occupazionali, del servizio di gestione integrata dei rifiuti avvalendosi di un Soggetto attuatore.
Le gare potranno essere realizzate anche per lotti in ragioni alle specificità dei territori, per capirci potranno essere organizzate gare anche per iniziativa di uno o più Comuni, oltre al fatto che su proposta delle aggregazioni territoriali di Enti locali potranno essere approvati progetti gestionali sperimentali per la gestione dei rifiuti e per la differenziata.
Tali progetti dovranno essere presentati entro trenta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta dell’ordinanza.
Gli Enti locali con questa ordinanza assumono un ruolo importante, sottoscrivendo i contratti e assicurando la verifica dell’esatto adempimento del contratto anche in ordine al raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi nonché provvedendo al pagamento del corrispettivo per l’espletamento del servizio.
È opportuno che l’Amministrazione comunale si attivi in fretta per verificare quali Comuni intendono procedere all’affidamento del servizio tramite procedura pubblica anche perché non si può continuare più ad alimentare un settore che fa acqua da tutte le parti.
Per rimanere in tema nelle prossime settimane i Comuni dell’ATO AG3 gestito dalla Dedalo Ambiente dovranno decidere se approvare o meno il bilancio 2010 che riporta una perdita di 2 milioni di euro e che potrebbe mandare in tilt i bilanci comunali, nonché se approvare o meno i costi presuntivi per l’anno 2011 per un importo di 19,7 milioni di euro superiore di un milioni di euro rispetto alla proposta che era pervenuta ai Comuni alcuni mesi fa, un costo insostenibile per i Comuni soci.
Per il Comune di Campobello si passerebbe da un costo di 1,4 a 1,6 milioni di euro a cui bisogna aggiungere l’Iva e quindi ad un costo per la collettività superiore 230 mila euro rispetto all’ipotesi formulata solo alcuni mesi fa, proposta a nostro giudizio da rispedire al mittente e che ci porta a dichiarare che non è più rinviabile la riforma del settore e che è opportuno procedere nel più breve tempo possibile ad affidare il servizio tramite procedura di evidenza pubblica abbandonando la Dedalo che così dovrà occuparsi solo della liquidazione.
In questo modo sarà realmente possibile verificare la qualità del servizio.