Sarajevo , 16 nov – Potrebbe avere un nome e un volto, il mandante dell’attentato terroristico contro l’ambasciata americana di Sarajevo. Secondo il quotidiano “Press”, gli agenti Fbi e le forze dell’ordine locali sospettano che dietro Mevlid Jasarevic, che ha materialmente sparato contro l’ambasciata, ferendo un agente della sicurezza, ci possa essere l’ex leader religioso dell’unità militare “El Mudzahid”, l’egiziano Imad al Misrì.
Dopo gli accordi di Dayton del novembre 1995 che hanno posto fine alla guerra del 1992-1995, i mujahedin islamici stranieri, avrebbero dovuto lasciare la Bosnia. Tra questi, Imad al-Misri, che venne poi arrestato il 18.07.2001 e estradato in Egitto, dove avrebbe scontato ai lavori forzati una pena detentiva di sette anni.
Al Misri non avrebbe dimenticato che l’estradizione è avvenuta dietro pressione degli Stati Uniti.
Il coinvolgimento dell’ex leader religioso nell’attacco terroristico, ha riportato alla memoria i presunti legami tra i volontari islamici che avevano combattuto in Bosnia e Osama Bin Laden.