Giuseppe Arnone leader regionale dei comitati civici siciliani analizza la nascita del nuovo Governo Monti:
“L’Italia aveva immediatamente bisogno di un Governo serio e operativo vista la crisi economica e politica degli ultimi mesi.
Mi preme sottolineare che il Governo del Prof. Monti composto da uomini di rispettabile rango vedi ambasciatori, prefetti, colonnelli,professori e banchieri deve avere la capacità di leggere le fasce sociali e il dinamismo che intercorre tra i vari target della popolazione.
E’ indubbio che se la classe politica nazionale ha fallito non si può prendere solo Berlusconi e il Berlusconismo come vittima sacrificale, visto che il Parlamento non ha saputo avere nessuno spirito bipartisan per le riforme serie che il popolo aspettava.
Ricordo che solo in Italia si sono create le baby pensioni, le pensioni di anzianità e i prepensionamenti di massa.
Come si è lasciato sempre il cordone della spesa pubblica in mano agli avvoltoi di una politica dissennata e senza alcuna prospettiva di crescita.
I 220 miliardi di evasione fiscale annua costituiscono poi l’acme di tutti i problemi, ritengo che un paese serio debba mettere in condizione le Istituzioni di debellare un problema che ha assunto dimensioni catastrofiche.
I cinque livelli di governo appaiono ormai demodè e spropositati, (Stato-Regioni-Province-Comune-Circoscrizioni), con la furbata di tanti governanti che hanno aumentato a dismisura i gabinetti che hanno ricoperto con nomine senza freno, l’ultima mascalzonata l’hanno fatta i ministri del governo uscente che prima di dimettersi hanno fatto incetta di nomine nei ministeri e in tutte le loro appendici.
Condivido le parole di Monti sulla fine dei privilegi centralisti e territoriali ma che siano veri e che si inizia subito dallo Stato centrale.
Assieme ai tanti giovani scriveremo una lettera al Presidente Schifani e al Presidente Fini per abolire questo sistema patriarcale del vitalizio che costa al contribuente circa 200 milioni di euro annui.
Sulle norme di sviluppo per il Sud chiedo a questo Governo un impegno per rilanciare le attività produttive sviluppando le zone franche urbane e favorendo l’acceso al credito ai giovani imprenditori con dei tassi agevolati.
Sull’equità e redistribuzione del reddito, non basta solo il redditometro ma anche la tracciabilità dei pagamenti sotto i 500 euro in maniera che il cittadino può scaricare tutto ed ha convenienza ad essere monitorato continuamente dallo stato.
Accelerare i processi di responsabilizzazione dei burocrati anche a livello regionale, prevedendo in casi di inerzia la rimozione immediata.
I Comuni sono d’accordo con la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa, visti i tagli nei trasferimenti, ma ricordo che quasi tutti i comuni siciliani e meridionali sono oberati di personale in dotazione organica a livelli record e per equità dobbiamo contemperare il rigore del patto di stabilità con la tutela del personale precario che nel corso di un ventennio rivendica dei sacrosanti diritti.
Spero che gli investimenti per le infrastrutture strategiche per il Sud non si fermino e si crei una road map per le opere strategiche quali la ss115 e l’aeroporto licatese che sembra finito nel dimenticatoio assoluto.
Nutro la speranza che i giovani del sud ormai altamente scolarizzati possano intervenire con gli strumenti dei comitati civici siciliani, un’opportunità che deve stimolare e incidere sulle Istituzioni inerti che non vogliono o non sanno assumersi l’onere di governare per lo sviluppo del territorio.
condivido il pensiero arnoniano