Gli attivisti di Anonymous affermano che il cartello dei narcotrafficanti avrebbe rilasciato il membro del loro gruppo che era stato sequestrato a Veracruz.
Gli hacker, avevano minacciato il cartello di narcotrafficanti, imponendo il rilascio dell’uomo sequestrato, entro il 5 novembre, pena la pubblicazione dei nomi degli appartenenti al cartello e di politici, poliziotti e giornalisti collusi.
Messaggi su Twitter da @ anonhispano IberoAnon, hanno comunicato che il rilascio del prigioniero sarebbe avvenuto prima dello scadere dei termini.
Gli esperti affermano che non c’è modo di accertare l’autenticità dei messaggi, ma che gli account utilizzati erano già stati utilizzati per messaggi con i quali si anticipavano cyber-attacchi contro siti web del governo messicano, poi regolarmente portati a segno.
I presunti membri di Anonymous, in una dichiarazione al blog “anonopsibero”, hanno dichiarato di aver sospeso “Cartel Operation” a causa delle minacce degli Zetas a persone innocenti.
Il collettivo Anonymous ha deciso che le informazioni in loro possesso non saranno per il momento diffuse, poiché non è possibile ignorare le minacce che coinvolgono civili innocenti.
Di recente, pare che i Los Zetas avessero assoldato degli esperti informatici per scoprire l’identità degli Anonymous. Il recente assassinio di tre blogger, attribuito ai Los Zetas, potrebbe aver indotto gli Anonymous a far rientrare il loro attacco, anche in considerazione del fatto che al gruppo criminale è attribuito l’omicidio di ben 75 tra giornalisti e blogger.
Ai narcotrafficanti del cartello, è attribuito l’omicidio di oltre 45.000 persone, uccise dal 2006, data a partire dalla quale il governo messicano ha avviato una massiccia repressione militare contro i cartelli della droga.
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