“Il Movimento per l’Autonomia di Agrigento in ordine ai recenti attacchi mediatici orditi nei confronti del consigliere Giuseppe De Francisci – si legge nel comunicato -, ribadisce la correttezza dell’operato assunto dallo stesso, che è previsto dalle disposizioni legislative vigenti in ordine ai permessi e rimborsi di contributi ai datori di lavoro degli amministratori pubblici e stigmatizza ogni atteggiamento di chi, dopo aver inutilmente appoggiato una amministrazione ora dallo stesso ritenuta negativa, in un clima di campagna elettorale cerca momenti di visibilità auto referenziata con attacchi personali e con trovate mediatiche di esclusiva matrice demagogica ispirati a poco costruttivi sentimenti di antipolitica, pur avendo di fatto in questi ultimi venti anni rappresentato una importante area politica nel comune di Agrigento.
Si auspicava un costruttivo confronto sui numerosi problemi della città e sulle modalità di affrontarli quali la mancata conclusione sull’iter di approvazione del PRG, la precarietà sul modo in cui si sta affrontando lo stato di emergenza del centro storico e la situazione del bilancio comunale, la riorganizzazione della solidarietà sociale dopo che il consigliere De Francisci ha contribuito in maniera significativa a smantellare un sistema a dir poco oscuro , il sistema di depurazione in città , la definizione nell’affrontare le problematiche relative al piano del parco etc. etc. , ed invece nulla di tutto questo, siamo alle solite sortite che nulla portano di produttivo.
Ciò in quanto si è sempre aperti al confronto politico e ad eventuale critiche che siano connaturate a questo, senza che si sfoci ad estreme posizioni di contrasto ed attacco alla persona.
Pur non abbisognando alcun documento di scuse, ma al fine di non dare l’impressione alla città che chi democraticamente eletto stia quasi a bivaccare negli uffici comunali sinteticamente si espone l’attività svolta dal consigliere De Francisci.
Il consigliere De Francisci ha presentato nei quattro anni e mezzo di attività consiliare oltre ottanta Atti Ispettivi che hanno riguardato tutti i settori di competenza comunale e precisamente tra i più significativi ricordiamo: Patrimonio Immobiliare del Comune di Agrigento (Vedi Atto Ispettivo sulla regolarità e trasparenza della procedura dell’affidamento in uso della terrazza del parcheggio Pluripiano “Belvedere” sito in via Empedocle), Atto Ispettivo per la verifica delle autorizzazioni per il parcheggio invalidi, Atto Ispettivo sullo stato di abbandono della via Pier Santi Mattarella e via Quartararo, Atto Ispettivo sulla occupazione abusiva da parte di extracomunitari, Atto Ispettivo sulla presenza di numerosi cani randagi in tutti i quartieri della città,
Atto Ispettivo sulla mancanza di controllo e gravi disordini nel Lungomare Falcone Borsellino, Atto Ispettivo sulla mancata erogazione del contributo per gli uffici giudiziari, Atto Ispettivo sulla sospensione improvvisa del servizio di manutenzione del verde pubblico,Atto Ispettivo sulla mancata assunzione del Dirigente Contabile, Atto Ispettivo sulla riqualificazione mancata della Villa del Sole, Atto Ispettivo sulla situazione che riguarda l’assegnazione di alloggi popolari, Atto Ispettivo sulla mancanza di controlli delle attività sportive svolte nella piscina comunale di Villaseta, Atto Ispettivo sulla illegittimità di incarichi di consulenza esterna, Atto Ispettivo sulla presunta assenza di sicurezza nei locali dell’Inpa, Atto Ispettivo sulla mancata assunzione del Comandante della Polizia Municipale, Atto Ispettivo sulla situazione di degrado dei bagni pubblici siti nella salita Coniglio, Atto Ispettivo sui lavori di sistemazione Piazzale Rosselli, Atto Ispettivo sulla nomina illegittima componente coll sindacale ASP, Atto Ispettivo sulla dislocazione del personale nei vari Settori, Atto Ispettivo sulla presunta occupazione abusiva di privati di parte della via dei Bizantini, Atto Ispettivo sulla frana avvenuta in via Giovanni XXIII venerdì 6 marzo 2009, Solidarietà Sociale (Vedi Interrogazione su Emergenza Caldo a favore degli anziani e Interrogazione su affidamento diretto in violazione ai principi normativi di appalti a determinate associazioni che poi hanno visto lo smantellamento di fatto del settore solidarietà sociale con l’attenzionamento da parte della magistratura), Atto Ispettivo sul conferimento in violazione dei criteri fissati degli incarichi di Responsabile di Posizione Organizzativa, Atto Ispettivo relativo all’affidamento diretto dei servizi organizzativi e logistici della 66^ Sagra del Mandorlo in Fiore, Atto Ispettivo sulla nomina illegittima del Vice Sindaco componente della Fondazione Teatro Luigi Pirandello con la conseguente sostituzione e ripristino della legittimità.
Si ricorda altresi l’iniziativa andata a buon fine per la costituzione di parte civile del Comune di Agrigento contro i soggetti imputati di reati in danno del Comune nel c.d. “caso Tetris”.
L’attività del Consigliere De Francisci non è stata solo ispettiva ma anche propositiva in materia regolamentare difatti risulta essere l’estensore del nuovo regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale che non veniva rivisto dal 1993; Estensore della Proposta di regolamento sul funzionamento del servizio di Segretariato Sociale; Cofirmatario del Regolamento sulle Missioni Istituzionali degli amministratori, creato appunto per dare regole certe sui viaggi istituzionali; Cofirmatario della proposta di Regolamento sull’alienazione dei beni immobili del Comune di Agrigento per lo snellimento dell’iter burocratico, e altro ancora che per esigenze di spazio non citiamo.
Sui temi dei costi della politica il MPA auspica SEMPRE il rispetto della Legge.
In ogni caso, sin d’ora il MPA, propone nell’ottica di un avvicinamento della gente agli amministratori locali e facendo leva sulla propria capacità di fare proposte serie e concrete, una modifica del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, che sulla scia della positiva esperienza di Porto Empedocle, preveda un gettone di deliberazione e non di presenza. Sostanzialmente il gettone di presenza sarà corrisposto (sia per il Consiglio che per le Commissioni) esclusivamente ai Consiglieri che parteciperanno, restando presenti, ad un numero minimo di proposte previste all’Ordine del Giorno (in ogni caso mai meno della metà). Si eviterà così il malcostume di chi risponde “presente” all’appello, salvo poi risultare “assente” al momento della deliberazione, promuovendo di fatto rinvii onerosi a carico dei cittadini.
Certi di aver contribuito ad una informazione obiettiva e non fuorviante – conclude il comunicato -, il Movimento per l’Autonomia di Agrigento manifesta nuovamente la propria disponibilità al reale confronto in sintonia con il percorso riformatore dimostrato dal governo regionale e sin d’ora dichiara l’assoluta irricevibilità ad accuse personali infondate.
On. Le Roberto Di Mauro
Deputato all’ ARS del Movimento per l’Autonomia
Dott. Pietro Marchetta
Consigliere MPA e Vice Presidente del C.C. di Agrigento
Avv. Roberto Vella
Consigliere MPA al comune di Agrigento
“…..In ogni caso, sin d’ora il MPA, propone …………..una modifica del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, che …………… preveda un gettone di deliberazione e non di presenza……”
Al di là dell’emotività e dello stupore (siamo ancora capaci di stupirci, e non è poco !) dei tortuosi labirinti e delle intricate pieghe della casta a tutti i livelli, di cui il consigliere De Francisci è un ultimo ma certamente non…………. il più eclatante e scandaloso esempio, …….. qualcuno – ormai disperato e schizofrenicamente coinvolto in un inarrestabile declino ed in un obrobrioso viale del tramonto senza rimpianti di alcuno – ha cercato di mestare nel torbido, credendo che gli agrigentini abbiano dimenticato le sue acrobazie verbali (cangurate ?) con le quali “…col cotto o col crudo….” (tra minacce e lusinghe) ha locupetato su una indebita nomina a vice del vice presidente del consiglio comunale (con il colpevole voto degli alfaniani in danno del consigliere Hamel… ma come dice il saggio “ .. nel segreto dell’urna … Dio ti vede, altri….. no!) e conseguentemente anche su una ancor più illogica ed indebita indennità (con i nostri soldi !!!!) di carica (ah il … buon Decio, servo sciocco del totòvasavasa).
SPERO SOLO CHE I PROPOSITI PREANNUNCIATI DALL’MPA CIRCA IL GETTONE DI DELIBERAZIONE NON RIMANGANO SOLO TALI E CHE ANCHE AD AGRIGENTO SI POSSA FARE CIÒ CHE ALTROVE (P. EMPEDOCLE, E NON SOLO) È STATO POSSIBILE FARE.
SPERO ANCHE CHE SIA CASSATA LA NORMA (UN MOSTRO REGOOLAMENTARE!!!!!!!!) CHE CONSENTE (SOLO AD AGRIGENTO) DI ACQUISIRE – CASO LIMITE – UN “GETTONE” PER RIUNIONE DI CAPOGRUPPO”, UN “GETTONE” PER SEDUTA DI COMMISSIONE ED UN “GETTONE” PER SEDUTA DI CONSIGLIO” ANCORCHÈ FATTI NELLO STESSO GIORNO !!!
SE QUALCUNO DEI CONSIGLIERI USCENTI O DELLA LEGIONE DEGLI ASPIRANTI ENTRANTI CREDE CHE UN SOLO “GETTONE” AL GIORNO SIA… POCO, VADA A LAVORARE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Qualcosa lascia perplessi: Di Mauro (finalmente) esce fuori a contestare Arnone; Arnone si affanna a d osannare il governatore Lombardo, aprendo addirittura una campagna fortemente aggressiva (pro Lombardo) nel merito della eventuale nomina del Procuratore di Catania; D’Orsi recentemente ha pubblicamente esaltato “le qualità” di Arnone. Sarebbe come dire che Lombardo, Di Mauro e D’Orsi si rivelano nei confronti di Arnone come tre campane stonate. Perchè mai allora Arnone si esercita quotidianamente ed osannare Lombardo, se poi il delfino di Lombardo ad Agrigento, Di Mauro, stigmatizza il comportamento di Arnone?
Vai a capirli, questi “politici”.
Gentile direttore ,l’on.le DI MAURO stia tranquillo perche’alle prossime elezioni non sara’ eletto ,stante che non ha fatto niente per la citta’ .
Gwentile direttore , con tutti questi atti ispettivi il consigliere DE FRANCISCI ,PIERINO PER GLI AMICI,meriterebbe di essere proclamato subito SANTO ed il consigliere ARNONE CON LE MIGLIAIA DI ATTI ISPETTIVI MERITEREBBE UNO SCRANNO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI O AL SENATO .
Gentile direttore , se c’é qualcuno che ha la coscienza a posto perche’ tutto questo ribatti e ribatti .Certo a mio parere c’é qualcosa che non va ,per esempio il consigliere de Francisci poteva essere nominato dirigente generale di tutta la sicilia e percepire uno stipendio superiore a quello di FELICE CROSTA .Se si fosse attuato questo avrebbe sbancato tutto e mandato tutto il personale comunale a casa .Non Le pare sig.DIRETTORE ?
Gent.mo Sergio,
anche a mio parere c’è qualcosa che non va, specie visto quello che sta accadendo in Italia.
Credo però che non si possa parlare di “caso De Francisci”, se le somme percepite sono previste da una legge di carattere nazionale, recepita – se è vero come si dice – dalla Regione Siciliana.
In questo caso, è la legge che non va.
Discorso diverso quello che riguarda Arnone, il quale dopo aver percepito indebitamente somme non spettanti, ha avuto la FORTUNA di vedersi varata una leggina che ha di fatto sanato un contenzioso di oltre 50mila euro.
A tal proposito, andrebbe visto e verificato quel che afferma il consigliere De Francisci nel corso di questa intervista:
http://www.youtube.com/watch?v=LwhVtRaeQRI&feature=player_embedded
Cordiali saluti
G. J. Morici
GENTILE DIRETTORE ,INNANZITUTTO LA RINGRAZIO PER IL TEMPESTIVO RISCONTRO AL MIO COMMENTO . C’E’ QUALCOSA CHE NON VA ED E’ IL FATTO CHE IL CONSIGLIERE DE FRANCISCI ,UN RAGAZZO PREPARATO ,SCAPOLO ,INTELLIGENTE COME IL SUO CAPO POLITICO , E’ DIPENDENTE DALL’AZIENDA FAMILIARE .COME E’ POSSIBILE TUTTO CIO’ ED E’ PER QUESTO CHE MI DANNO L’ANIMA.UN RAGAZZO APPENA VENTICINQUENNE VIENE ASSUNTO COME DIRIGENTE ,MENTRE MOLTI GIOVANI PIU’ GRANDI DI LUI ,INTELLIGENTI E PREPARATI AMMACCANU LI BASULI DI VIA ATENEA .
mah non capisco le affermazioni di “sergio”….come questo batti e ribatti?(vorrei vedere te se fossi stato attaccato ingiustamente da una persona solo perchè non la pensa come te o perchè ha idee politiche differenti)….sono dei continui stress questi attacchi mediatici ad personam di un certo pregiudicato consigliere che di volta in volta attacca,guarda caso su una nota emittente televisiva i suoi avversari politici è una vergogna…Al più che si erge a santo invece si scopre che si approfitta tanto quanto dei benefit di consigliere anzi direi peggio almeno dal punto di vista economico e morale..ma vabbè stendiamo un velo pietoso…..poi non capisco il termine pierino questo(termine) usato dal sindaco un tempo definito pupo da arnone poi definito il miglior sindaco di agrigento ora di nuovo un sindaco che non sa fare niente…forse in questa città i veri pierini sono altri….oltre modo tutti noi che inermi assistiamo a questi teatrini di bassa lega…senza far niente magari credendo a chi pur di realizzare i propri interessi compare ogni giorno alla televisione, da decenni oramai,attaccando questo o quell’altro cittadino senza aver rispetto per la persona oltre che per la carica che riveste…….
Cordiali saluti
Anche questo, stando a quanto dichiarato da De Francisci, sarebbe falso.
Falso sotto il profilo della qualifica che non sarebbe quella di dirigente, così come sarebbe falso il fatto che amministratore dell’ente sarebbe la madre del consigliere.
Tutti aspetti che – secondo quanto affermato nell’intervista – verranno appurati nelle sedi competenti.
Credo che ci sarà modo e tempo di verificare quanto realmente accaduto.
Mi meraviglia invece la notorietà che ha avuto il caso, sempre che di caso si possa parlare, meritando una citazione sulle pagine del Corriere della Sera, e la leggerezza con la quale Gian Antonio Stella ha scritto di fatti che sembrano ben diversi da quanto narrato nell’articolo.
Considerata inoltre la qualità della fonte (un pluricondannato per diffamazione), ritengo che il giornalista avrebbe dovuto esser più cauto.
Un altro aspetto sono invece le ingiustizie sociali, che vedono molti giovani intelligenti e preparati che “ammaccanu li basuli” di via Atenea, e questo a prescindere da quanto possa guadagnare il Sig. De Francisci.
Cordialmente
G. J. Morici