Agrigento – Si è tenuto oggi presso il Collegio dei Filippini l’incontro tra la dirigente dell’Italia dei Valori Avv. Ausilia Eccelso e il sindaco Avv. Marco Zambuto, nel corso del quale è stata consegnata a quest’ultimo tutta la documentazione inerente le indagini effettuate durante l’estate che attestano lo stato del mare di San Leone e del pennello a mare detto ex padri vocazionisti.
Nel corso della conferenza stampa di giorno 20 settembre, l’esponente di Italia dei Valori, con l’Avv. Rosa Salvago, avevano illustrato ai giornalisti presenti gli aspetti legali di una denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Agrigento, mentre il Dott. Analfino, della ditta Geonautics, aveva mostrato le immagini e la documentazione delle anomalie riscontrate a seguito dei rilievi effettuati sul pennello e nel mare di San Leone
La consegna della documentazione al sindaco, affinchè a seguito di quanto appurato, il Comune possa chiedere lo scioglimento del contratto con Girgenti Acque.
A tal proposito, Zambuto ha dichiarato – sussistendone i presupposti – la propria disponibilità a rescindere il contratto con la società.
Nel corso dell’incontro, Angela Musumeci in rappresentanza degli Inquinati Agrigentini, ha consegnato al sindaco una petizione con circa 700 firme raccolte, affinchè venga realizzato un depuratore che ponga fine all’annoso problema dell’inquinamento del mare di San Leone.
Durante la stessa mattinata, il Nos della Polizia Municipale del comune di Agrigento, ha chiesto ufficialmente all’Avvocato Eccelso, copia della documentazione raccolta sul Pennello a Mare.
La vicenda del “mare sporco”, ma secondo alcuni “non inquinato” farà ancora discutere molto e verrà certamente affrontata nel corso dei prossimi consigli comunali, con buona pace di chi inspiegabilmente si ostina a screditare quanti si battono per il rispetto dell’ambiente e dei diritti dei cittadini.
gjm
(foto di Giuseppe Greco)
Come hanno già fatto per i precedenti quattro anni, il sindacuzzo Zambuto, l’assessore Buscaglia e l’inesistente ing. Principato, per le rispettive competenze, non muoveranno un dito, faranno solo “scruscio” e si rifugeranno nel “burocratese” per affidare ai posteri la soluzione del problema. Il coraggio e la determinazione non sono certo qualità che questi signori possono vantare.
GIANNIII L’OTTIMISMO E’ IL SALE DELLA VITA!
INVITO IL NOSTRO ATTUALE SINDACO A FARE IL GRANDE MIRACOLO AGRIGENTINO OVVERO : MARCU’ U PULIZIAMU STU MARI?
INVITO IL FUTURO CANDIDATO A SINDACO PER I PROSSIMI 30 ANNI ,QUELLO CHE SI BEVE L’ACQUA DI S.LEONE E FA IL MICHELE (L’INTENDITORE DI WHISKEY)PRENDENDO NOTA DEL RAPPORTO DEI CAMPIONI PRELEVATI A MARE E DI CIO’ CHE HA INGERITO INVECE A CANTARE UNA BELLA CANZONE DI PEPPINO DI CAPRI …. CHAMPAGNE !
Ieri durante l’incontro il presidente del consiglio comunale ha dichiarato che giovedì 13.10.2011 alle ore 17 ci sarà una seduta straordinaria aperta a tutta la cittadinanza con un unico punto all’ordine del giorno DEPURATORE E DEPURAZIONE. invito tutti i cittadini attenti al problema a partecipare numerosi e preparati.
Sulla vicenda mare inquinato si mare inquinato no, a sentire i toni e l’insistenza di Arnone sembra che egli abbia preso la questione ingiustificatamente ed esageratamente a cuore rispetto al suo pur civico ruolo di cittadino e di consigliere comunale. Piuttosto la visceralità del suo impegno sembra essere più consona a quella che potrebbe manifestare la parte chiamata in causa istituzionalmente direttamente interessata. A meno che egli non sia stato incaricato da quest’ultima per assurgere a tale ruolo ma di ciò non si ha alcuna notizia ne tale fattispecie è stata mai rivendicata dallo stesso Arnone.
Premesso tutto ciò non si comprende perchè sulla questione non intervenga direttamente la Società Girgenti Acque presentando la sua posizione sia sulla questione qualità delle acque ma anche su quello che è stato dichiarato dal rappresentante di IDV riguardo al mancato collaudo dei lavori di posa in opera del pennello a mare ma anche della assenza di autorizzazione da parte della locale Capitaneria di Porto. Si ricordi che le operazioni di collaudo, dovute per legge, rendono ragione non solo del raggiungimento dell’obiettivo prefissato dalla realizzazione delle opere ma danno anche conto della trasparenza di altre cose. Ad esempio se siano state osservate o meno le condizioni di sicurezza dei lavoratori in corso d’opera, e il loro corretto collocamento ai fini previdenziali ed assistenziali ma anche sulle operazioni di scelta della ditta esecutrice e, infine, sulle qualità e quantità dei lavori eseguiti. Non pare che la Società in parola sia esente da tutti questi oneri.
Appare pertanto molto grave il disinvolto sorvolamento di Arnone su questi elementi (lui che, a suo dire, è sostenitore della legalità). Alla luce di ciò, quello che parrebbe essere un mero esercizio di eloquio spontaneo e spassionato potrebbe in realtà rivelarsi una posizione alquanto interessata. Perchè?