Il Consiglio comunale nella seduta di ieri sera ha discusso il punto inerente l’ordine del giorno, a firma del Presidente Alfano, sull’emergenza nel centro storico di Agrigento ed in particolare sulle azioni di recupero del palazzo Lo Iacono. La questione è stata affrontata dall’assessore comunale ai Lavori pubblici, Renato Buscaglia, che, dopo le formalità di inizio seduta da parte del presidente Marchetta, ha evidenziato le procedure per la ricostruzione funzionale non solo del palazzo ma dell’ area circostante. L’assessore, nel suo intervento, ha dichiarato che “dopo il verbale di dissequestro dell’area e la condivisione del progetto di recupero ci siamo attivati per dare una risposta concreta alle legittime aspettative dei residenti. Preliminarmente abbiamo predisposto tutti gli atti necessari di tipo tecnico ed amministrativo ma il problema fondamentale – ha continuato l’assessore Buscaglia, è il contorno degli edifici che sono ubicati accanto alle macerie. Il progetto prevede che una parte dei lavori vanga eseguita dai Vigili del Fuoco per una durata di venti giorni e con un costo di 20 mila euro; poi è necessario l’acquisto e quindi la fornitura della materia prima costituita da fasce di carbonio nonché il nolo dell’autogru; successivamente si passerà allo sgombero delle macerie scartando quelle ritenute di pregio con quest’ultime collocate, dopo la catalogazione imposta nel progetto e voluta dalla locale Soprintendenza, nei pressi del palasport “Nicosia”. Tali operazioni hanno un costo complessivo di circa 120 mila euro con un risparmio notevole per le casse comunali rispetto alle previsioni di spesa dei periti che ammontavano a circa 600 mila euro”. L’assessore Buscaglia nel suo intervento ha sottolineato che ”prima di togliere le macerie bisogna mettere in sicurezza le pareti ancora erette con almeno cinque fasce di fibra di carbonio. E’ previsto, altresì, un sistema di monitoraggio continuo per tutta la durata dei lavori che saranno completati entro un mese e mezzo”. L’assessore Buscaglia, inoltre, ha voluto lanciare al consiglio comunale un messaggio importante chiedendo cosa fare di questa area dopo il recupero “farne una struttura pubblica di carattere sociale o lasciare l’area libera per una villetta o per un parcheggio oppure riqualificare l’intera area con un progetto di recupero della stessa. E’ una scelta che investe il futuro del nostro centro storico e che bisogna condividerla insieme”. Subito dopo si è aperto un articolato dibattito introdotto dal consigliere Salsedo che ha proposto che “tutti i conci di tufo non di pregio possono essere utilizzati, poiché senza vincolo, per definire il muretto del lungomare di San Leone al posto dell’antiestetica ringhiera in ferro arrugginita”. L’assessore Buscaglia ha risposto che “è un suggerimento stimolante che potremmo mettere in pratica”. Subito dopo, il consigliere Raccuia ha sottolineato che “sono passati quattro mesi e si apprende solo oggi che sono iniziati i lavori”. A giudizio del consigliere “le scelte da fare dopo il recupero devono essere fatte non dal Consiglio ma dai residenti”; per il consigliere Cirino “da quattro mesi questa emergenza sociale non è stata seguita con i dovuti modi poiché questa amministrazione ha soltanto aspettato le risposte della procura e della soprintendenza. Oggi l’assessore ci viene a dire che i lavori sono iniziati e che entro il mese di novembre saranno conclusi. Cirino ha chiesto notizie” sulle somme disponibili per il recupero visto che il bilancio ad oggi non è stato predisposto”. E sul finanziamento è intervenuto il Direttore generale del Comune, Burgio, che ha sottolineato che le somme sono previste dal “capitolo interventi in ambiti privati in attesa dell’introito delle somme da parte della Regione”. Dopo tale chiarimento, la Presidenza, esauriti gli interventi, ha proposto di rinviare la seduta a martedì, 27 settembre, per la trattazione degli altri punti iscritti all’ordine del giorno e, tale indicazione è stata votata ad unanimità dei presenti.
Commenti Facebook