Prima accadde il sequestro, che fece scalpore, dell’enorme pedana in legno e del mastodontico palco per eventi festaioli da parte della Procura della Repubblica di Sciacca su segnalazione della Capitaneria di porto di Porto Empedocle. Erano stati, in modo arbitrario, abusivo ed illegale, collocati dall’Amministrazione Comunale Crispina, in prossimità della secca, quasi a lambire pericolosamente la battigia nella località di Seccagrande marina di Ribera. Oggi la civica amministrazione comunale è ancora una volta nell’occhio del ciclone per un’altra “invasione di campo”, per l’esplosione del caso delle piante d’arancio, piantumate dal Comune di Ribera senza alcuna autorizzazione dell’Azienda Nazionale Autostrade Statali di Agrigento, nei quattro svincoli per Ribera della SS 115. Preziose piante da sempre a simboleggiare la ricchezza del mondo contadino riberese, dimenticate e lasciate colpevolmente seccare. Per quest’ultima disgraziata e sventurata vicenda il Coordinatore locale di Sinistra Ecologia Libertà Angelo Renda chiede al sindaco di Ribera di “licenziare”, “mettere a riposo” l’assessore Baldassare Tramuta.
Con una lettera aperta indirizzata al giovane Sindaco Carmelo Pace, al Presidente del Consiglio Giuseppe Tortorici ed ai Consiglieri Comunali, il Coordinatore di Sinistra Ecologia Libertà Angelo Renda chiede che venga immediatamente dimissionato, per “grave colpa”, l’assessore all’agricoltura e LL.PP Baldassare Tramuta. La richiesta di “esonerare” dall’incarico assessoriale l’esponente politico del Pdl scaturisce dalla grave e clamorosa vicenda relativa alla mancata custodia, manutenzione e cura e poi “morte per sete” perché non irrigate, di circa 150 alberi di arance piantumate nei quattro spaziosi svincoli per Ribera della SS 115. Nessuna responsabilità, sottolinea Angelo Renda, viene addebitata all’impiegato comunale Giovanni Puma, dirigente dell’Ufficio Agricoltura perché ogni giorno fa salti mortali per provveder alla cura e manutenzione del verde cittadino. Pochi e precari mezzi quotidianamente in manutenzione, non sono bastevoli per dare decoro, decenza e dignità all’insieme delle aree destinate a parchi e ville, mentre numerosi addetti sono costretti a stare con le mani in mano. Mai si è visto, puntualizza ancora Angelo Renda, l’assessore Baldassare Tramuta chiedere con caparbietà ed ostinazione, a chi di dovere, risorse per l’acquisto di nuovi mezzi anche perché sovente venivano destinate per feste e balli nella località estiva di Seccagrande! La stessa autobotte giace inutilizzata da mesi per mancanza di pezzi di ricambio della ditta fornitrice della Piaggio. Eppure SETTE MESI FA – « “La cerimonia della piantumazione di circa 150 alberi di arance fu solenne, laboriosa, ma soprattutto esaltante nei quattro svincoli della SS 115. Nella stessa conferenza stampa del sindaco di Ribera Carmelo Pace e dell’assessore Baldassare Tramuta veniva enfatizzata, con esagerazione retorica, l’iniziativa mirante alla « “valorizzazione delle nostre arance: in tutti gli svincoli, affermavano con esaltazione, verranno piantati alberi di arance. Un modo nuovo che servirà a far identificare Ribera con il suo prodotto tipico per eccellenza!” ». OGGI – « “Chi attraversa quegli svincoli, quei luoghi avrebbe dovuto vedere le preziose piante di arancio rigogliose, floride, piene di vigore, di salute e di energia. Al contrario resta inorridito per lo spettacolo desolante e raccapricciante che si presenta ai propri occhi. Le piante di arancio che avrebbero dovuto essere accoglienti ombrelloni verdeggianti, sono ridotte ad aridi ed insecchiti legni: sono morte per sete. Nessuno, colpevolmente, si è preoccupato nemmeno in queste torride giornate d’estate a dare loro dell’acqua!” ». Per fare ulteriore luce all’incresciosa e ripugnante vicenda, sottolinea il Dirigente Politico di SEL , prima aveva chiesto epistolari chiarimenti alla Direzione Agrigentina dell’ANAS e poi un urgente incontro, avvenuto giorno 6 mattina c.m. nella sede di viale Valle dei Templi. Qui è emerso in modo ufficiale e clamoroso che l’Azienda Nazionale Autostrade Statali non aveva assolutamente autorizzato il comune crispino ad attuare simile operazione. Lo stesso Capo Settore ANAS della SS. 115, addolorato e rattristato della vicenda, definisce l’iniziativa unilaterale, eccessivamente personale dell’assessore all’agricoltura del Comune di Ribera e nello stesso tempo una disgustosa e disgraziata faccenda! Promette che farà di tutto affinchè gli amministratori crispini, a loro personale spesa, provvedano alla sostituzione delle piante di arancio andate in malora! Quasi a voler sottolineare con una amara battuta: « “il Comune di Ribera con l’enorme denaro destinato ai cantanti di grido ed anche alla pubblicità delle quattro giornate della ”PizzaFest” ha ucciso, ha fatto la “Festa” all’arancia!». Come dire Ribera non più “Città delle Arance”, ma “Città della Pizza!”