Agrigento – A ripensare a quanto sta accadendo nel contesto della politica provinciale, mi viene in mente, una frase di Leonardo Sciascia il quale a proposito dei propri conterranei diceva” I siciliani non criticano il far bene o il far male, criticano il fare”.
E’ proprio quello che sta succedendo alla Provincia Regionale, dove si critica il percorso di risanamento posto in essere dall’amministrazione D’Orsi, per il solo fatto che si “faccia”, ovvero che si segua la linea del “fare”.
A esternare questo commento è l’assessore provinciale Lillo Volpe il quale trae spunto dalle recenti polemiche innescate da diversi ambienti politici, e “non”, finalizzati a destabilizzare la credibilità della linea politica dell’Amministrazione D’Orsi.
Resto notevolmente perplesso – dice Lillo Volpe – che si attacchi una Amministrazione che sin dal proprio insediamento si è distinta per la propria operatività: basta citare qualche esempio, come i recupero dello sforamento del patto di stabilità, ereditato dalle precedenti amministrazioni, l’estinzione di circa 100 milioni di euro, i tagli alle spese “non necessarie” come convegni e missioni, il rilancio del progetto “aeroporto” e la stabilizzazione di cinque anni dei precari.
Si tratta di provvedimenti che hanno ampiamente qualificato – prosegue Volpe – l’attività della Giunta D’Orsi: ma è evidente che questa politica del “fare” non è gradita a chi avrebbe voluto mantenere lo “status quo”, la stagnazione, o situazioni di privilegi personali.
Gli attacchi sferrati all’Amministrazione D’orsi, risultano tanto più ingiustificati e frutto di accanimento se si considerano gli ampi riconoscimenti tributati alla stessa da ambienti qualificati che hanno ribadito la virtuosità della condotta e della linea di gestione.
Ed allora – prosegue l’assessore – quando non si è nelle condizioni di poter elevare contestazioni fondate si segue la strategia del “mascariamento”, attraverso la calunnia, la delazione, il sospetto.
Proprio come dice un vecchio proverbio siciliano:” si un ti tingiu ti mascariu”.
In questo clima di persecuzione, di veleni e di tentativi di “assalto alla diligenza” da parte di quanti per decenni hanno vissuto i palazzi delle istituzioni come una sorta di ”corte dei miracoli”, in cui tutto era possibile, – prosegue Volpe – noi risponderemo con la concretezza dei fatti, confrontandoci tra la gente, con i cittadini, rispondendo alle esigenze della quotidianità, lavorando per lo sviluppo del territorio e della comunità.
Ma scusa Volpe ti ha forse chiesto qualcosa qualcuno? sei patetico, cosa devi difendere? Indifendibili, siete, voi e la vostra corte dei miracoli. E poi da quale accusa? Fai nomi e cognomi, hai espresso concetti risibili senza che nessuno abbia aperto bocca. Cosa hai, il carbone piuttosto bagnato, anzi, avete, tu e il tuo presidente che nomina assessori in numero di uno a settimana???