Accogliendo in pieno ciò che testo e musica vogliono suggerire, il produttore regista Gio’ Di Falco concepisce lo svilupparsi degli eventi attraverso molteplici livelli teatrali, in cui i personaggi si muovono come residui di commedia dell’arte, come trascinati da un Pirandello che finalmente ha potuto dire cio’ che davvero ha sempre voluto dire in questi decenni!
Una messa in scena nell’atrio dell’ex collegio dei Filippini degno di nota, in un ambiente elegante e raffinato che ha permesso agli attori del Teatro nuovo di Girgenti di esprimere il loro talento ampiamente apprezzato dal pubblico presente che ha assistito alle due repliche anche seduto sui gradini e con massimo rispetto e silenZio! “ Di questo sono grato al Sindaco Marco Zambuto e all’Assessore Luca Spinnato che tanto si è speso per la buona riuscita dell’evento” dice Gio’ Di Falco!
Una Lumie di Sicilia ancora oggi attuale e Senza Malizia (inedita) che mettono in risalto le peculiarità del carattere agrigentino. perché parla dell’uomo moderno della sua tragedia e suscita negli spettatori idee, riflessioni sulla condizione disperata dell’uomo. Anche se gli schemi di questo teatro sembrano naturalistici, cioè parlavano di problemi giornalieri e di famiglie borghesi, c’è sempre qualcosa di nuovo, perché basta che un personaggio entri nella scena per sconvolgere le forme e i sistemi razionali di tutti gli altri personaggi…e il pubblico…si riconosce o riconosce sempre qualcosa o qualcuno di familiare !
“L’umorista scompone l’illusione e ne scopre il gioco. L’ipocrisia è alla base del vivere sociale perché è più facile attraverso una comune menzogna conciliare tendenze contrastanti. L’umorista toglie la maschera all’ipocrisia e mostra il suo vero volto. Quanto più si è deboli tanto più si sente il bisogno di ingannare gli altri simulando la forza, l’onesta e così via. L’umorista svela quest’ inganno. Come si mente nella vita sociale, presentandoci diversi da quelli che siamo, allo stesso modo si mente a noi stessi, sdoppiandoci e moltiplicandoci, sfuggendo da un’analisi profonda dei veri aspetti della nostra personalità. E’ l’umorista allora che compie quest’analisi. E Pirandello nelle sue novelle e nelle sue opere ha saputo unirlo all’arte del teatro” (Gio’ Di Falco)
Bravi gli attori che hanno saputo calarsi nei personaggi , una selezione accurata del meglio che offre la nostra città: Giovanni Moscato istrionico e divertente Ferdinando, cameriere di casa Marnis ed eccellente narratore, Barbara Capucci che ha interpretato una nuova Dorina, diversa dagli schemi descritti da Pirandello ma “modernizzata”, Rosamaria Montalbano (sicura e padrona della scena), Paolo Di Noto ( un eccellente Micuccio) .Bene anche Valeria Micchichè e Donatella Giannettino per la prima volta “attrici” . Il tutto colorato dal suono della chitarra di Sergio Scuteri!
“Come inizio non c’e’ male” dichiara il produttore e regista Gio’ Di Falco, ma molto ancora si puo’ e si deve fare e, dopo aver visto il selezionato pubblico che ieri sera ha davvero apprezzato le due novelle penso che proprio dalla città di Pirandello debba nascere una nuova corrente di idee e di cultura…lontano dalle lobbies e dagli interessi! C’e’ quell’agrigentino che ama davvero le cose belle e merita il meglio. Il nostro tour si conclude il 30 di Agosto e siamo già pronti per un nuovo casting per una produzione che coinvolgerà i migliori artisti agrigentini!”