Agrigento – ll bilancio della Provincia Regionale di Agrigento, approvato nei scorsi giorni, ha previsto trenta milioni di euro da destinare alla realizzazione dell’aeroporto ad Agrigento. Un ulteriore passo avanti in attesa della consegna, da parte della KPMG, del business plain . L’infrastruttura aeroportuale, nel frattempo, ha già catturato l’interesse di alcuni imprenditori israeliani che, a Palermo, hanno incontrato il Presidente Eugenio D’Orsi.
Sull’importanza strategica di uno scalo aereo nel territorio agrigentino ne ha parlato il dott. Franco Masera, Senior Advisor della KPMG, nei giorni scorsi presente ad Agrigento per intervenire ad un convegno.
Masera si è soffermato sul tema dell’economia dell’accesso che si basa su sistemi che consentono, appunto, di accedere, di arrivare a destinazione .
“Gli sviluppi infrastrutturali che sono stati realizzati dal dopoguerra ai giorni nostri – esordisce Masera – sono basati su ferrovia e strada; straordinari sistemi di comunicazione a raggio breve ma che hanno una capacità di attrazione di flussi turistici limitata a percorsi di 600 – 700 km. Economia che andava benissimo negli anni 60.
Oggi, la dimensione geografica – continua – è salita di scala dimensionale; i 600 Km sono diventati 6000 KM. Ferro e gomma sono delle infrastrutture lontanissime dalla dimensione dell’economia globale . L’ aereo ha rivoluzionato il sistema degli scambi economici su scala mondiale, soprattutto per quanto riguarda il traffico di passeggeri”.
l’ intervento prosegue analizzando le strategie che hanno portato l’Italia ad essere ancorata “psicologicamente e strategicamente” al cemento armato ed alle infrastrutture fisiche a terra”. Le cause, secondo il Senior Advisor, sono da attribuirsi ad un modello errato di sviluppo a cui il Paese è stato abituato da generazioni: “Le nuove tecnologie hanno “dematerializzato” la comunicazione (Internet), l’aereo sta “dematerializzando” le infrastrutture”.
“Un aereo – spiega Masera – ha semplicemente bisogno di punti di connessione, gestiti da una compagni aerea. Il sud della Spagna ha un numero di turisti che è 15 volte superiore al sud d’Italia. Se facciamo un analisi di correlazione fra il numero di voli che collegano il sud della Spagna ed i voli che collegano il sud d’Italia con il il resto del mondo, il rapporto è di uno a quindici”.
L’intervento mette in risalto una problematica: “É necessario creare prima i voli e poi le infrastrutture ricettive o viceversa?”.
La soluzione al quesito Franco Masera la trova analizzando due casi concreti: Trapani e Brindisi.
“Queste città – spiega – hanno invertito l’ordine dei fattori: prima hanno sviluppato i voli, creando l’abitudine al consumo e, successivamente o in parallelo , hanno valorizzato le infrastrutture. Esempi che rivestono , inoltre, una connotazione importante essendo riuscite a valorizzare le infrastrutture storiche: le villette in cemento armato non funzione su un grado di attrazione internazionale. Ma il trullo o le case del centro storico di Trapani rappresentano dei fattori di forte interesse turistico.
È molto più dispendioso – continua – investire su strutture costosissime ferro – gomma, conviene, al contrario, puntare le risorse nel finanziare delle rotte aeree, portare flussi costanti di turisti e creare, intorno a questi, un indotto significativo.
L’ aeroporto ha un costo enormemente più basso ed ad un grado di reversibilità molto significativo : se non funziona nell’arco di 4–5 anni si modifica la scelta strategica, rispetto all’infrastruttura ferro – gomma che è costosa ed irreversibile: una volta realizzata anche se non attrae flusso di traffico non può essere modificata.
L’economia moderna è un’economia basata sulla “leggerezza”: “internet è leggero, il marketing è leggero il prezzo di un bene è pari a 100 il costo per realizzarlo è pari a 5. Questi differenziali tra prezzo e valore si realizzano attraverso la dematerializzazione”. Restare troppo vincolati, come siamo in Italia, al cemento armato e all’infrastruttura solida, secondo Masera , vuol dire avere una “palla al piede” invece di avere un “acceleratore di sviluppo sostenibile basato sulla leggerezza delle comunicazioni”.
Quindi conclude con un invito ad investire sulla “leggerezza, vero driver di sviluppo”:
”La connessione diretta Brindisi – Londra ha generato un volume di prodotto interno lordo 42 volte superiore al costo del biglietto aereo. Questi sono fattori di accelerazione di sviluppo”.