Agrigento – Contrada Mandorleto da venti giorni è senz’acqua. Una contrada, che specie nel periodo estivo, conta parecchi residenti che da giorni aprono il rubinetto con la segreta speranza di veder cadere qualche goccia d’acqua.
Mattinate trascorse tendendo l’orecchio al benché minimo rumore, che possa anche lontanamente sembrare quello dell’acqua che arriva ai recipienti.
Niente. Soltanto silenzio e rubinetti asciutti. Non siamo in uno sperduto villaggio africano. Accade nella civilissima Agrigento, città a vocazione turistica (?), che mira a diventare città d’arte e di cultura.
Inutile telefonare all’azienda che gestisce il servizio.
L’unica notizia, se così vogliamo chiamarla, è quella che non è soltanto c.da Mandorleto a secco, visto che la condotta è quella che serve anche c.da Petrusa.
Già, c.da Petrusa, laddove, oltre a parecchie abitazioni, è anche ubicata la Casa Circondariale di Agrigento.
Una situazione insostenibile, che solo in una città come la nostra viene tollerata, senza che l’Amministrazione comunale sia chiamata a renderne conto.
E mentre in c.da Mandorleto, Petrusa e altre, agli abitanti altro non resta da fare che rivolgersi a qualche sciamano indiano affinchè faccia la danza della pioggia – così come avvenne alcuni anni fa in occasione del Mandorlo in Fiore -, in città l’acqua si perde per strada, senza che nessuno se ne interessi.
Perdite o inciviltà dei cittadini? A voi l’ardua sentenza, visto che in mancanza di chi verbalizza l’accaduto, non potremo mai saperlo.
Povera gente: vecchietti, malati, bambini, etc.
Non dico rivoluzione ma Evoluzione…….