Agrigento – Se qualcuno pensava di potere utilizzare quanto alcuni dichiarano in merito all’inquinamento marino, e cioè che quella massa schiumosa, più che una forma d’inquinamento possa essere un alga (l’Ostreopsis ovata), per distrarre l’attenzione da quelli che sono i problemi del nostro mare, si è certamente sbagliato.
L’Ostreopsis ovata, è un’alga tossica (clicca qui), la cui presenza e diffusione avrebbe delle cause non proprio naturali: E’ infatti l’eccessiva concentrazione di azoto e fosforo che fa fiorire l’alga, provocando così la diffusione di milioni di cellule per litro di acqua. Azoto e fosforo che probabilmente abbondano in mare non per ragioni climatiche ma piuttosto di inquinamento umano: Sotto accusa anche gli scarichi fognari non intercettati dai depuratori (fonte travelbliog).
Non servirebbe dunque a nulla spostare l’attenzione, visto che alla base del problema, c’è sempre l’inquinamento marino…
Se a seguito della fioritura fuori misura di Ostreopsis ovata – o per altri motivi collegati comunque all’inquinamento marino – si dovessero registrare problemi di carattere sanitario, potremo poi sperare che qualcuno s’interessi in maniera più seria della vicenda di quanto non lo si sia fatto finora?
Ma di acque inquinate, o come qualcuno ama definirle “soltanto sporche”, ad Agrigento non ci sono solo quelle del mare.
Ne sanno qualcosa gli abitanti di via Marsala, che sabato aprendo i rubinetti hanno visto uscire un liquido che tutt’altro sembrava che non acqua.
Stamattina, alcuni residenti del centro storico, commentavano in piazza Sinatra l’accaduto. Un paio di loro, avevano portato anche delle bottiglie con il “prezioso” (visto quanto lo paghiamo…) liquido, per mostrarlo a chi di dovere.
Mentre uno dei residenti si premurava a recapitare alla Prefettura il campione di “acqua potabile” (come tale la paghiamo) prelevato dai rubinetti di casa, un altro residente – ex dipendente comunale -, ha atteso l’arrivo del sindaco Zambuto per chiedere al primo cittadino spiegazioni in merito.
Una richiesta rimasta inevasa, visto che giusto stamani Zambuto era impegnato a ricevere l’assessore regionale Giammaria Sparma.
così come riportato correttamente nell’articolo pubblicato da Agrigentonotizie (leggi l’articolo):
“A soffrire di più della situazione è stato un vigile urbano, urtato dall’attenzione che la stampa ha rivolto all’anziano. Mentre il sindaco è apparso abbastanza sereno è stato il vigile, con impagabile solerzia, a “bacchettare” i giornalisti che a suo parere stavano dando occasione al cittadino di protestare.”
Chissà se tra i doveri dei vigili, più che quello di bacchettare i giornalisti, non rientri quello del prendere atto di quanto avvenuto e, se del caso, segnalarlo a chi di dovere…
Ma Agrigento, purtroppo è anche questa. La città dove chi reclama un proprio diritto, deve essere anche bistrattato da chi avrebbe il compito di tutelarlo.
Gian J. Morici
L’acqua “potabile” che paghiamo carissima, mi costringe a ripuilire a ritmi di 15-20 giorni i filtrini dei rubinetti perchè si riempiono di sabbia.