Amnesty International compie 50 anni. Per questa ricorrenza in tutto il mondo, ed anche ad Agrigento, gli attivisti dell’Associazione, Premio Nobel per la pace nel 1976, oggi dalle ore 19.30 alle 22.30 festeggeranno ad Agrigento nella piazza della Chiesa dell’Immacolata l’avvenimento. Il gruppo 283 ha organizzato, infatti, un evento con il quale vuole ringraziare la cittadinanza agrigentina per l’appoggio assicurato alle iniziative di Amnesty che hanno contribuito alla liberazione di numerosi prigionieri di coscienza in diversi paesi del mondo e ricordare, anche ai più scettici, che anche una firma può salvare una vita umana. Alberto Todaro responsabile del Gruppo 283 lancia un appello ai cittadini agrigentini: “Incontriamoci al Mojo wine bar per festeggiare i 50 di Amnesty International. Berremo qualcosa insieme per ricordare che tutto cominciò da un brindisi. Due studenti portoghesi avevano alzato i loro bicchieri in un augurio: che la loro terra, il Portogallo, potesse riacquistare la libertà, a quel tempo perduta. Per questo gesto, i due erano stati arrestati e condannati a sette anni di prigione. Questa notizia, riportata da un giornale inglese, colpì la sensibilità di Peter Benenson, avvocato londinese, che spedì un appello per l’amnistia al governo portoghese, chiedendo a tante altre persone di fare lo stesso. Era nata “Amnesty International”. Oggi, a distanza di 50 anni, brindiamo anche noi per la libertà. Tutti liberi e uguali in dignità e diritti. Vi aspettiamo al Mojo.” Oltre al brindisi il gruppo 283 porterà alcuni appelli proposti in difesa dei diritti umani nel mondo, per aiutare cittadini stranieri che si trovano prigionieri o minacciati di morte per le loro idee, per il colore della pelle, per motivi religiosi o perché semplicemente protestano per avere condizioni di vita migliori, uno di questi riguarda Su Su Nway, sindacalista birmana e attivista del maggior partito di opposizione in prigione. Su Su Nway è stata arrestata a metà novembre 2007 per aver esposto uno striscione antigovernativo nei pressi di un albergo, a Yangon, nel quale alloggiava il Relatore speciale dell’Onu sulla situazione dei diritti in Myanmar. Su Su Nway soffre di disturbi cardiaci congeniti e di pressione sanguigna alta. Queste patologie sono peggiorate a causa delle condizioni di detenzione nella prigione di Hkamti, divisione di Sagaing, dove non riceve cure mediche adeguate.Altre informazioni: Mojo Wine bar, Piazzetta San Francesco, Agrigento. Sabato 28 maggio 2011, ore 19:30-22:30. E’ previsto un piccolo contributo economico per finanziare l’evento.
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