Ci avviciniamo all’estate ma le temperature continuano ad essere miti ciò che è caldo, invece, in questi mesi, è il clima politico, le elezioni amministrative saranno un termometro del gradimento delle coalizioni politiche presenti nel nostro paese. Le cronache giornalistiche però evidenziano non tanto i programmi politici dei candidati a sindaco dei diversi schieramenti ma gli episodi che fanno da cornice alle tante campagne elettorali, vediamone alcune:
Napoli, attentato contro Lettieri in fiamme il comitato elettorale: la campagna elettorale a Napoli chiude nel segno della tensione. Un incendio doloso si è sviluppato al piano terra del comitato del candidato sindaco di Napoli del Pdl Gianni Lettieri. E già nella notte si è scatenata la polemica, che tra i due candidati partenopei è stata particolarmente violenta in tutta la campagna elettorale: “la Repubblica”
Gigi D’Alessio non canta per la Moratti “Ho avuto minacce”. La piazza insorge: All’ultimo momento dà forfait pure Gigi D’Alessio. Il cantautore napoletano diserta la chiusura della campagna elettorale di Letizia Moratti, in una piazza del Duomo che ospita, al massimo, diecimila persone e che alla fine fischiano pesantemente per l’assenza del loro idolo. “Mi sono sentito minacciato, ho avuto paura e sono andato via. Credevo di partecipare a una festa per la musica, per la Moratti, per il Pdl, ma ho ricevuto minacce da parte di chi ha un giro politico diverso, diciamo dalla sinistra, e mi sono risentito su delle parole di qualche esponente della Lega”. Il clima, insomma, resta pesante anche negli ultimi spiccioli di campagna elettorale, anche se proprio ieri, a tre giorni dalle urne, sono arrivate le scuse. “la Repubblica”
Elezioni, sale la tensione a Milano: Pdl: aggredita madre di un assessore, in mattinata la visita del premier. Pisapia: picchiati due nostri militanti TGCOM
Questo è un momento di cambiamento, ma soprattutto, il cambiamento riguarda la messa in atto delle strategie comunicative adottate dagli esponenti di centro destra.
In che cosa consiste in cambiamento? Come stanno comunicando? A chi intendono rivolgersi?
Per rispondere a queste domande occorre fare un’analisi del comportamento verbale e non adottate negli ultimi 20 anni dall’unico esponente del Centro Destra ovvero Berlusconi. Comprendere questo significa anche capire perché il Centro Sinistra in questi anni ha avuto un ruolo di sfondo nella politica italiana
La strategia di comunicazione ha da sempre un ruolo decisivo nella gestione politica di un paese. Attualmente viviamo in un periodo storico che viaggia a braccetto con le tecnologie mediatiche e ne sfrutta fino all’esasperazione la portanza persuasiva. Se prima le ideologie avevano la precedenza e la comunicazione politica era solo il richiamo a teorie e concezioni ben precise, oggi la politica ha invaso i campi della psicologia ed ha assunto i connotati dell’offerta che, a prescindere dalla sostanza del bene, offre familiarità e conforto. Alle ideologie si sono sostituite le persone, che si fanno non solo portavoce di concetti atavici ma ne assorbono la valenza politica. Il primo aspetto che balza all’occhio è la capacità della destra italiana di aver accentrato l’attenzione su unica persona, assicurandosi un punto fermo ed una stabilità irremovibili. Per quanto ogni coalizione possa aver le proprie incrinature nella gestione dei partiti, la destra, con Berlusconi a capo, ha impostato una sorta di piramide politica dal vertice inattaccabile, che legittima la piena responsabilità del leader e al contempo mantiene ben visibile il soggetto su cui puntare il dito in caso di controversie.
Berlusconi ha dimostrato di possedere qualità comunicative ben precise, che possono essere considerate buone o meno, ma che rappresentano una capacità di sintesi emotiva molto efficace. Abile uomo di comunicazione Berlusconi da subito ha compreso il potenziale degli strumenti di marketing applicati alla politica. Sondaggi, spot televisivi, ricerche di mercato: il loro utilizzo segna il punto di confine tra la politica ante e quella post berlusconiana. Nel nome del partito, lo slogan di un possibile prodotto commerciale, la forza del grido di unione durante i mondiali di calcio: nasce Forza Italia. Sul Journal of Modern Italian Studies, Croci affermò che Berlusconi aveva creato un nuovo linguaggio: il “gentese”. Un linguaggio diretto, semplice, comprensibile alla massaia e pieno di seduzione prende, nella campagna elettorale di Forza Italia, il posto di linguaggi troppo distanti dalle masse. Berlusconi assume il ruolo di maestro premuroso che spiega ai suoi studenti, gli elettori, come stanno le cose e cosa bisogna fare. La sua comunicazione politica vive di spot, di slogan ricordabili, non a caso l’inno del PDL è: “meno male che Silvio c’è”, e la melodia è simile ad una filastrocca. Nella sua strategia comunicativa, egli identifica in maniera chiara il nemico da combattere: i comunisti, i magistrati. Riesce ad evocare nell’ immaginario comune l’eroe che combatte senza paura le soverchianti forze avverse. Anche BUS H, all’indomani dell’ 11 Settembre, fece la stessa cosa. Egli diede un volto al terrore associandolo a quello di Osama Bin Laden, con tutte le conseguenze che ormai conosciamo.
Tanto per fare un esempio reale di linguaggio comprensibile e incomprensibile:
Berlusconi, 2008: “ci deve essere l’esclusione degli sconti di pena per chi è recidivo e chi ha commesso reati di particolare allarme sociale”. E poi “inaspriremo le pene per i reati contro le donne e i minori”.
Bersani, 2009,: “La mia paura è che ci sia uno scarto tra il barocchismo del percorso, lo stato dell’organizzazione e certe tensioni divisive. E’ una contraddizione che se non riusciamo a governare può farci non capire nel paese”.
Quella che Berlusconi utilizza è la comunicazione emotiva”, costituita da cinque punti:
1. Grandi ostacoli da superare (il lavoro per tutti);
2. Le proprie debolezze (parlare del suo debole per le belle donne);
3. La volontà ferrea di raggiungere lo scopo (il contratto con gli italiani);
4. L’ unicità del protagonista;
5. Protagonista e antagonista devono essere opposti in modo estremo.
La comunicazione non viene effettuata solo verbalmente ma il corpo assume un ruolo centrale all’interno di questo processo: il perenne sorriso nelle occasioni di esposizione mediatica, fa capire quanto egli sia devoto alle strategie di marketing. Dal punto di vista della postura Berlusconi si rappresenta con un’immagina linda e sorridente, predisposta allo scherzo come a voler rimarcare la costante umanizzazione di un personaggio politico che da sempre trova una mitizzazione goliardica. La cortesia con cui espone le problematiche del paese e le sue proposte solutive escono da una voce ferma che esibisce sicurezza e tranquillità, anche quando,
della sua vita privata, egli consente il suo disvelamento per tentare un approccio diretto e affabile con il pubblico. Questa sovrapposizione tra politica e spettacolo è una delle caratteristiche principali di quest’epoca socio-politica, di cui Berlusconi è abile artefice. E’ probabile che semmai possa esserci una supremazia comunicativa della destra sulla sinistra, questa debba riferirsi non tanto alla sostanza dei proclami ma piuttosto alla forma. L’efficacia del messaggio si mostra nell’unità di voci che lo accompagnano, nella fermezza espositiva e nell’approccio apolitico attraverso il quale condividere una necessità, un obiettivo. A questo proposito, durante la campagna elettorale del 2001, Berlusconi stipulò virtualmente un “contratto con gli italiani”, con la promessa di rispettare almeno quattro dei cinque punti esposti nell’accordo. Una tecnica che permetteva non solo di associare Berlusconi all’operato del futuro governo, ma anche di far interagire potenzialmente la popolazione con quelli che sarebbero stati i provvedimenti da adottare. Ciò che risulta essenziale nel metodo comunicativo è l’effetto e l’immaginifica pretesa di confidenzialità tra il politico e l’elettore.
Detto questo, ho la sensazione che ci stiamo avvicinando ad una nuova epoca politica, non so chi sarà il vincitore, ma il nuovo proviene dal fatto che si sta esprimendo l’aggressività, in qualsiasi forma, e questo mette in difficoltà coloro che hanno goduto della protezione mediatica, perché le strategie comunicative si possono apprendere e applicare ma i movimenti, le onde d’urto, i malesseri, che provengono dalla popolazione sono difficilmente prevedibili e le azioni consolatorie risultano essere efficaci in risposta ad un bisogno immediato, ma i bisogni cambiano!
Vedi i casi dell’Aquila e del Veneto.
La destra ha potuto costruire un fortino attraverso il quale attaccare senza essere colpita, in virtù di una comunicazione diretta, semplice, ficcante, improntata sull’ostentazione di principi facilmente accessibili perché scarnificati dalle complessità politiche che li costituiscono. Ma quando il fortino viene in qualche maniera scalfito a causa delle proprie azioni, del proprio operato?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Dott. Irene Grado
Psicologa-Psicoterapeuta della Gestalt
Esperta in Psicodiagnosi Forense
Trainer di psicoprofilassi al parto: metodo Spagnuolo Lobb
Contatti: 338-9908067 e-mail: ire.gr@libero.it
Berlusconi è comunque un perdente , nonostante abbia il controllo di sei reti televisive metà dei quotidiani ,un capitale di denaro enorme a lui si contrappone un leader di sinistra molto mediocre e tuttavia non riesce a governare un paese come vorrebbe.La sua caduta è irreversibile .
E’ sicuramante un ottimo venditore di fumo (uno dei migliori) con il quale ha accumulato ricchezze ,ma per questo non può essere certo un esempio di un’epoca molto grigia in cui l’italia ha perso molto della sua credibilità internazionale e molto della sua forza economica e forza lavoro il problema è decisamente più complesso è quasi irritante sentire persone che elogiano un modo di comunicare sia pur a tratti elegante ma a senso unico come quello della destra di oggi.
Cortesia e tranqullità è rivolgersi alla bindi e dirgli lei è più bella che intelligente?
Oppure non credo che in italia ci siano cosi tanti coglioni che votinio contro i loro interessi?
Oppure ancora anche chi vota contro la moratti è senza cervello?
Si vada a vedere i minuti in cui compare berlusconi e Co in tv.
Si vada a controllare le cose che scrivono sui suoi giornali
Per contro controlli in internet quanto è amato da chi può rispondere (in rete lo si può fare) forse capirà per questo che non è poi cosi ammirato per la sua comunicazione come sostiene lei.
e’ un problema di tanti psicologi credere all’estetica delle persone senza vedere mai cosa c’è dentro veramente ( a volte è un dono e lei non lo possiede).
Non ci vuole un genio per capire che il personaggio in questione è un sociopatico .
credo che lei abbia confuso il senso dell’articolo,
non è un inno a nessuno ma un esempio pragmatico delle teorie
comunicative!
gli psicologi leggono l’estetica nel senso del benessere psicofisico, inteso, come fluidità dei processi corporei, mentali e relazionali, e non come la intende lei. se vuole questo concetto posso esprimerlo meglio in un prossimo articolo.
grazie per aver commentato l’articolo nonostante il tono aggressivo a tratti insultante, ma va bene così, la invito a rileggerlo mettendo un altro paio d’occhiali.
Caro Gianluca, siamo alle solite. In Italia, più che parlare di politica, dovremmo parlare di calcio. Prova ne sia, l’accanimento con il quale commenti un articolo che analizza aspetti legati a fattori comunicativi, spostando il dibattito sul piano politico.
Sono da sempre un uomo di sinistra, ciò nonostante, non ho trovato un solo punto sul quale replicare a quanto affermato dalla dottoressa Grado.
Non hyo visto una difesa dell’operato di Berlusconi, nè una critica alla sinistra, salvo quella che non parla un linguaggio comprensibile al popolo.
In cosa dovrei darle torto, visto che la penso esattamente come lei?
Se anzichè alzare barricate, facessimo un punto della situazione, magari seguito da un mea culpa per tutto quello che non siamo stati capaci di fare, e presentassimo al paese un progetto credibile, forse saremmo ancora in tempo a cambiare le cose, ma fin quando ci sarà chi come te fa il tifo per l’uno o per l’altro, parlare di politica servirà soltanto a far prendere aria ai polmoni.
Tqanto vale, andare a fare una bella passeggiata in campagna e respirare aria pura, magari con la speranza di schiarirsi un po’ meglio le idee.
Saluti
Concordo pienamente con Karlo, si è travisato,o si è voluto travisare per chissà quale motivo ( forse l’orario della pubblicazione del commento ci da un aiutino)il senso dell’articolo, dove si analizzano soltanto le dinamiche oratorie e propagandistiche del PERSONAGGIO-SILVIO. Mi rendo conto che il solo nominarlo alza il tono delle discussioni,come in questo frangente, ma se c’è una persona, purtoppo per qualcuno,e per FORTUNA(cmq sta canzone è tremenda,diciamolo) di altri, che è stato al centro della politica di fine ed inizio secolo è proprio lui, anche grazie alla FURBIZIA di chi lo consiglia o gli scrive i discorsi. Concludendo mi voglio complimentare con la Dott.ssa Grado per l’acume e l’attualità degli argomenti da LEI trattati.
@ dott grado
fino a un certo punto ha ragione. berlusconi è stato eletto dagli italiani, quindi il suo modo di confezionarsi ha funzionato. però il troppo guasta e il presidente con questo suo modo di comunicare ha strafatto, gli italiani hanno capito e sono stanchi di sentire solo promesse e insulti a destra e manca. la storiella dei giudici comunisti non incanta più a nessuno. nemmeno le massaie. le leggi fatte solo per lui, sono la realtà, il resto chiacchiere e fantasia. dove sono il milione e mezzo di posti di lavoro promessi? la tassa sulle automobili che doveva togliere che fine ha fatto? il golf resort a lampedusa e la villa che aveva comprato? la verità è che il mondo ride di lui e di noi e che l’italia è al lumicino. è come la pubblicità. le chiacchiere all’inizio fanno vendere, ma se il prodotto è scadente, alla fine le persone se ne accorgono e non lo comprano più. qualsiasi cosa dice, ormai non lo crede più nessuno. e questo lo ha capito pure bossi che prende ogni giorno di più le distanze da lui. è solo un venditore di scope elettriche e batterie da cucina. sarebbe stato meglio a questo punto eleggere vanna marchi. se poi parliamo di aggressività, non mi sembra che la colpa non sia proprio sua che ha cominciato ad aggredire e insultare i giudici, i giornalisti, i sindacati, i politici di sinistra. siamo oramai stanchi di vedere le sue farse ridicole anche quando parla con i grandi delle altre nazioni e più che discutere di giudici comunisti e bunga bunga non sà fare. manca il lavoro, c’è la crisi, i precari restano precari a vita e pure i disoccupati e lui con tutti gli altri come lui parla solo di belle donne ed escort. ma che se ne vada a casa o se come ha detto veronica che è malato si faccia curare.
Complimenti Dottoressa Grado, la sua analisi è corretta, così come lo è anche quella di Valentina.
Un presidente del Consiglio, trasformato in un prodotto da massaie.
Una perfetta operazione di marketing, accuratamente studiata e che ad oggi ha funzionato perfettamente.
Peccato che al premier siano poi mancati studi propedeutici alla trasformazione del prodotto iniziale con qualcosa di più concreto che potesse fare di lui un prodotto adatto ad una diversa utenza, che non quella delle massaie.
Lo studio di materie quali la psicologia cognitiva,organizzativa,del marketing,sociale,dell’opinione,della comunicazione,del lavoro etc;
quello del diritto(non vorrei utilizzando questo termine, essere bollato come comunista;
studi di scienze della politica;
di sociologiagenerale,comparata,dei gruppi primari,della conoscenza, delle relazioni internazionali,dei processi culturali,della comunicazione,di massa,della modernità, industriale, organizzativa etc;
di economia(non certo ad personam…),macroeconomia,della comunicazione, di impresa,aziendale,geografia economica,dello sviluppo,finanza,politica economica,sviluppo sostenibile,della cooperazione.
Detto questo, quella di Berlusconi è, e resta, la politica del venditore porta a porta di scope elettriche, così come sostenuto da Valentina.
Quel che è certo, che ha più punti a suo favore:
1) il livello culturale dell’italiano medio;
2) il degrado morale della nostra società;
3) la mancata percezione che noi italiani abbiamo del reato;
4) la scarsa attenzione che abbiamo verso i problemi sociali;
5) il dominio che ha dei mezzi televisivi: televisione, pubblica e privata;
6) la mancanza di un’opposizione credibile;
7) la fedeltà assoluta dei suoi servitori (quelli che ancora ci ostiniamo a chiamare parlamentari e che ben altri mestieri potrebbero fare).
Distinti saluti
Rino
Dottoressa lei continua a non capire dipinge un uomo per quello che dice e non capisce invece cosa intende veramente quella persona ,basterebbe controlloare il suo operato .
Ma si svegli !il suo articolo è assolutamente fuori luogo per il sogetto in questione è come parlare di come era ben vestito Al Capone mentre sparava sulla gente.
Ma per voi psicologi una persona che mente in continuazione non è più patologica oppure basta Comunicare in modo chiaro e piacevole?
Conta solo l’esposizione è questo non lo capisco (anzi lo capisco solo da una persona di parte ,come lei è ovviamente) .
Mi dica dove si trovano gli occhiali per la “comprensione” sarò lieto di mandargli qualche modello a casa.
Io non sono di sinistra ma alla fine il suo campione di chiarezza e comunicazione pare abbia perso un pò ovunque compresa la sua città natale arcore, e già la comunicazione anche se impeccabile và a farsi benedire quando racconti Bugie e gli elettori alla fine lo capiscono (io un pò prima).
Saluti 🙂
Arridanghete!Si dice che non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire ma qua urge il metodo di lettura e scrittura che permette ai non vedenti di poter usufruire di tutte le conoscenze disponibili nel mondo!Il metodo Braille.Però aggiungo che c’è una sostanziale differenza tra il saper leggere e il capire cosa si legge.
E’singolare però che qualcuno prenda in considerazione il fatto dell’eleganza della comunicazione di una persona quando proprio da questo punto di vista l’individuo in questione in molte occasioni abbia lasciato parecchio a desiderare , vuoi per mancanza di stile vuoi per affermazioni al limite del ridicolo (è comunicazione anche questa),fra le tante obiezioni di gianluca mi sento di essere pienamente d’accordo sul fatto che berlusconi è stato si un ottimo comunicatore ma anche un pessimo esempio di come debba gestirsi un individuo dal punto di vista delle sue affermazioni,l’esempio di gianluca era rivolto al fatto della sua autodistruzione è dovuta al suo senso di costante onnipotenza che ne ha causato il declino ma no è comunicare anche questo?? La politica non c’entra nulla , per faber mi pare che anche lei non abbia capito il significato di chi contesta con piena motivazione delle affermazioni discutibili.
Però è interessante la teoria di gianluca secondo la quale un bugiardo cronico non può essere preso in considerazione come individuo comunicativo da uno psicologo , per il fatto stesso che non è credibile.