di Gerlando Gandolfo – Pubblicato su AgrigentoInformazione.it
Se è vero che la libertà comincia dall’ironia, come sosteneva Victor Hugo, possiamo star certi che l’articolo del bravo Gandolfo sarà presto seguito da quella libertà che contraddistingue il bravo giornalista, che lo porterà ad approfondire gli aspetti più reconditi di quella che già a primo acchito sembra una vicenda che, oltre a penalizzare i cittadini, potrebbe far discutere molto…
“Ricordate la scena , forse la più famosa, del film di Totò “Miseria e Nobiltà”?: E’ quella conosciuta come il Paltò di Napoleone e che torna alla mente pensando a quanto sta accadendo al Comune, con il sindaco che non sa più cosa inventarsi – strisce blu – per battere cassa.
La scena ha come protagonista lo scrivano Felice Sciosciammocca, interpretato da Totò ed il cognato, il fotografo don Pasquale.
Le due famiglie sono alla fame più nera e don don Pasquale decide così di dare in pegno il suo cappotto in cambio di generi alimentari: ne pretende tanti – salsicce, mozzarelle, uova, vino , frutta fresca e persino due sigari – al punto, alla fine, da fare sbottare Totò con la famosa frase: ” Pasquale dimmi una cosa: ma qui dentro c’è il paltò di Napoleone?”
Marco come nel film di Miseria e Nobiltà?
Sì, con una differenza: Il comune di Agrigento come Felice Sciosciammocca ed il cognato non ha una lira, ma purtroppo non ha nemmeno il…. Paltò di Napoleone.
Ed allora? Tranquilli è geniale Marco: Niente… Paltò ma via a tutta birra, in tutta la città ed in tutti quartieri, con le strisce blu per racimolare qualche spicciolo: tra le erbacce, gli insetti ed i topi, le buche, i marciapiedi dissestati…
Ma c’è qualcuno che lo consiglia o e tutta farina del suo sacco?
Un autogol dietro l’altro: continuando di questo passo, se decidesse di ricandidarsi i suo avversari avrebbero vita davvero facile.”
(25 MAGGIO 2011)
Questo nuovo comandante ha impresso la linea dura,quasi apocalittica.Peccato che tante cose sono illegali dalle insegne alla occupazione abusiva di suolo comunale senza che si ponga fine all’arbitrio.Se ad ogni famiglia viene di pagare duemila euro di contravvenzioni all’anno è dura…..