“C’eravamo illusi. Sì, ci eravamo illusi che, qualcosa, dopo il crollo dei palazzi Lo Jacono e Schifano, si stesse, anche se timidamente, muovendo”
Inizia così l’articolo del settimanale “L’Amico del Popolo”, a firma del suo direttore, Carmelo Petrone.
Un articolo che ripercorre la storia di questi ultimi giorni. Dal crollo di palazzo Lo Jacono, alla promessa del Governatore Lombardo di concedere fondi per la messa in sicurezza del centro storico di Agrigento. Dal 5% approvato a seguito della conferenza dei capigruppo dell’Assemblea Regionale Siciliana, per arrivare alla fregatura del ritiro del maxiemandamento della finanziaria regionale.
In seguito a questa ennesima presa in giro della città – scrive Petrone -, mi sono preso la briga di leggere il rapporto stenografico della seduta durante la quale è stato ritirato l’emandamento e quindi il finanziamento per Agrigento.
“Tradimento di chi aspettava risposte forti”, scrive Petrone nel riportare le parole di un noto deputato agrigentino. E gli altri? Latitanti! Silenzio assordante!
Dure accuse da parte del settimanale cattolico, che non risparmia neppure il consiglio comunale che con 19 presenti e 11 assenti (da noi pagati… ndr), della vicenda di un centro storico che crolla giorno dopo giorno, “ne ha discusso, ma, con una conclusione ’a cuda di surci’ – scrive il direttore del settimanale -. Non un documento unitario di dura condanna (solo generici impegni), non un’iniziativa tale da richiamare l’attenzione politica regionale e nazionale.
“Di quale credibilità gode la nostra città per essere trattata continuamente a pesci in faccia?” Bella domanda quella del direttore del giornale, alla quale, purtroppo, lui stesso trova risposta in questa sua frase: “Diciamolo pure con un proverbio siciliano “da noi si gioca a futti cumpagnu”.
Una denuncia senza se e senza ma, alla quale seguono all’interno del giornale altri articoli altrettanto interessanti, che , oltre al rimpallo di responsabilità nelle vicende che riguardano il centro storico, mettono a fuoco le problematiche inerenti la raccolta dei rifiuti, con i tagli occupazionali previsti; la viabilità, con le lunghe scie di sangue che hanno tinto le nostre strade; l’acqua pubblica; il reato di clandestinità e tanto altro ancora.
Un numero ricco di notizie interessanti, quello del settimanale “L’Amico del Popolo”, domani nelle edicole agrigentine.
Gentile direttore ,sono stupefatto nel leggere questo articolo Ma i vari on.li DI MAURO ,GENTILE, CIMINO,DI BENEDETTO ,BOSCO,ERANO O NON ERANO PRESENTI . TUTTI I CITTADINI ASPETTANO CON ANSIA SAPERE SE ERANO PRESENTI,IN MODO TALE COME COMPORTARSI ALLE PROSSIME ELEZIONI A COMINCIARE DA QUELLE AMMINISTRATIVE CHE SI FARANNO ALLA FINE DEL MESE.