Sabato 30 aprile, alle ore 19.30, presso la Biblioteca Comunale “Martin Luter King” di Grotte sarà presentato il romanzo “Il vento della Maddalena” della pittrice e giornalista agrigentina Margherita Biondo, edito dalla casa editrice MonteCovello. Il libro, già presentato al Collegio dei Filippini di Agrigento, verrà trattato nell’ambito di una rassegna di incontri culturali ideati ed organizzati da Arisotele Cuffaro in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della locale Amministrazione Comunale. L’evento sarà introdotto con i saluti del Sindaco, Rag.Paolo Pilato, e dell’Assessore alla Cultura, Geom. Salvatore Rizzo. Relazionerà il Dott. Antonio Liotta, Editore della Medinova, mentre le letture saranno curate da Salvatore Milano. L’incontro sarà arricchito da un intervento musicale della clavicembalista Lavinia Di Stefano. Il testo, che fa parte di una collana editoriale di autori italiani che l’editrice MonteCovello riserva alla cultura, anche se ambientato negli anni ‘50 e ’60, affronta l’attualissimo tema dell’emigrazione e descrive le vicende di un giovane siciliano che abbandona il proprio piccolo borgo rurale per sfuggire alla rigida educazione paterna e sperimentare il fascino della città, delle trasformazioni radicali, del progresso tecnologico che si andavano consolidando nel nord del paese dopo il secondo dopoguerra, anni d’impegno difficile e di diffusa sofferenza nell’evanescenza del miraggio riverberato dalle speranze di crescita economica e sociale. Un diario articolato tra i racconti dell’immagine industriale e dello sviluppo urbano sotto lo sbiadito cielo meneghino dove l’atrofia economica, il degrado politico, lo smarrimento della solidarietà familiare e la condizione di disagio psicologico condurranno il protagonista ad un percorso di vicissitudini che si risolveranno nella sua affermazione antropologica e nella consapevolezza della ricerca e della valorizzazione delle proprie radici. Dopo diversi anni la Sicilia viene rivisitata dal protagonista con la saggezza dell’età, osservata e rivissuta con straordinaria partecipazione sentimentale che si evidenzia nelle assonanze, nelle sonorità, nell’inesauribile capacità di invenzione stilistica e linguistica soprattutto laddove si staglia la poesia del gioioso e doloroso pellegrinaggio nell’isola espresso attraverso squarci di paesaggio, colori e profumi: indelebili simboli di fedeltà al destino di ogni siciliano.