“Il via libera da parte del ministero allo spostamento di provincia per i precari della scuola, rappresenta il giusto riconoscimento alle battaglie di questi anni”. Lo dice l’on. Tonino Russo, componente della commissione cultura della Camera, commentando l’esito dell’incontro tra i tecnici del ministero dell’Istruzione e i sindacati della scuola svoltosi questa mattina.
“Finalmente – continua Russo (Pd) – subiscono una forte bocciatura quelle posizioni irrazionali e dannose dettate da un antimeridionalismo preconcetto, che vorrebbero privilegiare, anche con accenti rozzi, la logica condominiale rispetto ai principi meritocratici costituzionalmente garantiti”. “L’epilogo di questa lunga contesa – aggiunge – testimonia come si possano arginare, anche da posizioni di minoranza, le forme più becere di tracotanza dell’ignoranza divenuta potere. Infine, un inusuale grazie al ministro Gelmini per la disponibilità all’ascolto, sia pur tardiva, mostrata in questa circostanza”.
“D’altronde – aggiunge Russo (Pd) – era evidente come non ci potessero essere soluzioni diverse, dopo un lunghissimo contenzioso culminato con la sentenza della Corte Costituzionale ed il successivo intervento autorevole del Presidente Napolitano, in difesa e per il rispetto della stessa in occasione del decreto legge c.d. milleproroghe”.
“Non è certo un caso – sottolinea il deputato democratico – se la vicenda ha trovato la soluzione auspicata recentemente da una lettera indirizzata al ministro Gelmini, da 60 deputati di differenti orientamenti politici”.
“La previsione delle immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, di circa 30.000 unità di personale per i prossimi due anni, seppur del tutto insufficiente a stabilizzare tutti i precari aventi titolo, rappresenta un significativo cambio di posizione ed il riconoscimento degli errori strategici compiuti in questi tre anni”.
“Personalmente – conclude – per me è una ragione in più di orgoglio, visto che l’unica proposta di legge in materia, che individua proprio questa soluzione, depositato alcuni mesi fa per il Pd, vede il sottoscritto come primo firmatario”.
“Finalmente – continua Russo (Pd) – subiscono una forte bocciatura quelle posizioni irrazionali e dannose dettate da un antimeridionalismo preconcetto, che vorrebbero privilegiare, anche con accenti rozzi, la logica condominiale rispetto ai principi meritocratici costituzionalmente garantiti”. “L’epilogo di questa lunga contesa – aggiunge – testimonia come si possano arginare, anche da posizioni di minoranza, le forme più becere di tracotanza dell’ignoranza divenuta potere. Infine, un inusuale grazie al ministro Gelmini per la disponibilità all’ascolto, sia pur tardiva, mostrata in questa circostanza”.
“D’altronde – aggiunge Russo (Pd) – era evidente come non ci potessero essere soluzioni diverse, dopo un lunghissimo contenzioso culminato con la sentenza della Corte Costituzionale ed il successivo intervento autorevole del Presidente Napolitano, in difesa e per il rispetto della stessa in occasione del decreto legge c.d. milleproroghe”.
“Non è certo un caso – sottolinea il deputato democratico – se la vicenda ha trovato la soluzione auspicata recentemente da una lettera indirizzata al ministro Gelmini, da 60 deputati di differenti orientamenti politici”.
“La previsione delle immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, di circa 30.000 unità di personale per i prossimi due anni, seppur del tutto insufficiente a stabilizzare tutti i precari aventi titolo, rappresenta un significativo cambio di posizione ed il riconoscimento degli errori strategici compiuti in questi tre anni”.
“Personalmente – conclude – per me è una ragione in più di orgoglio, visto che l’unica proposta di legge in materia, che individua proprio questa soluzione, depositato alcuni mesi fa per il Pd, vede il sottoscritto come primo firmatario”.