Tre articoli della giornalista Alida Amico, per il numero già in edicola di ‘centonove’
Dimissioni del presidente di Confindustria Enna e vendetta di Catanzaro – Wikileaks in Sicilia: il Muos, ma nessuno ne parla – Della Seta, Ferrante, Lumia e Realacci, Mirello Crisafulli. L’immagine pubblica del Partito Democratico
Le dimissioni dell’avvocato Nino Grippaldi, presidente di Confindustria di Enna e la “vendetta di Catanzaro “
“Le sue dimissioni “irrevocabili” le ha rese note, venerdì 11 marzo con una stringatissima nota. Si annunciava, che l’avvocato Nino Grippaldi, presidente di Confindustria di Enna, si dimetteva dalla carica di presidente dell’associazione industriali, e gli subentrava alla guida dell’associazione – nelle more del rinnovo degli organismi interni – Vincenzo Di Cataldo. Dimissioni improvvise, sei mesi prima della scadenza del mandato. L’ex presidente di Confindustria, dietro la sua “cacciata”, intravede la vendetta postuma, da parte del suo collega agrigentino, Giuseppe Catanzaro, presidente dell’associazione ad Agrigento, nonché vice presidente regionale degli industriali siciliani. “
“Il “no” alla discarica. Sullo sfondo, la “guerra” contro la “discarica” nella Valle del Dittaino, che avrebbe dovuto realizzare il gruppo Catanzaro. “Pago per essermi schierato contro la realizzazione di un’opera contro la legalità. Mentre vengo sanzionato da Confindustria, c’è un’indagine della magistratura penale, per questi abusi che sono stati compiuti sull’autorizzazione della discarica. Il resto, ce lo diranno le sentenze…”
“Dopo le polemiche sollevate contro la realizzazione dell’impianto, il Gruppo Catanzaro, preannunciò che non era più interessato ad investire nella Valle del Dittaino. “Se ho l’autorizzazione, io vado avanti, non mi ritiro. Se uno è nella legalità, ma perché si deve ritirare? Non è che gli abbiamo mandato le molotov od i proiettili al signor Catanzaro… Gli abbiamo solo detto, che discariche qua, non se ne devono fare. Gli interessi sono precostituiti: lui fa munnizza, e noi facciamo pane, pasta, etc…”
Provvedimento disciplinare ad personam? “Il procedimento disciplinare – racconta Grippaldi – nasce perché parla il direttore di Confindustria (Gildo Matera n.d.r.). Una cosa aberrante! Ha solo detto che la discarica, andava a configgere, ed è la verità, con le produzioni agricole ed alimentari del territorio. Perché solo un pazzo – ripete – può contaminare una zona che è produttiva, ed a vocazione agricola. Noi discariche non ne vogliamo: né prima, né durante né dopo Catanzaro, perché sono contrarie alle vocazioni del territorio!”
Sulla democrazia in Confindustria: “In Confindustria, ci sono due pesi e due misure. Al momento, no comment, dai vertici di Confindustria Sicilia, e da parte di Giuseppe Catanzaro“.
Muos: Il nuovo sistema satellitare, che il Ministero della Difesa degli Usa sta realizzando, finito tra le rivelazioni di Wikilieaks
Niscemi – Sabato 12 marzo, sono tornati nuovamente in piazza, per dire “no” all’istallazione del Muos. Il nuovo sistema satellitare, che il Ministero della Difesa degli Usa, sta realizzando da queste parti (l’ acronimo sta per Mobile User Objective System). Hanno sfilato in corteo, gli studenti, gli insegnanti, i comitati cittadini “No Muos”, con in testa il sindaco del Pd Giovanni Di Martino. La nuova parabola satellitare (alta 149 metri, diametro 18 e frequenze fino a 380 Mhz ) – in sostituzione delle vecchie antenne della stazione radio – sorgerebbe ad un paio di chilometri dal centro abitato. A ridosso dei comuni limitrofi: Caltagirone, Gela, Acate, etc. Il Muos di Niscemi, è analogo alle altre 3 mega parabole, già realizzate in altrettanti basi militari, in zone disabitate: nelle isole Haway, in Virginia ed in Australia, tutte e 3 già ultimate. Le recenti dichiarazioni del governatore Raffaele Lombardo, intervenuto in una seduta del consiglio comunale. Muos sicuro per Lombardo. I rilievi dell’Arpa. Con l’ultimo rilievo dell’Arpa, solo con la metà delle antenne in funzione, sono stati raggiunti i livelli di guardia, e visti i casi di tanti bambini malformati e di neoplasie diffuse. Il pressing degli Usa. Sul presidente Lombardo, premono da tempo gli americani. Il “no” della giunta comunale. Anche dal recente rapporto pubblicato da Wikilieaks, nel cablogramma n. 7 del 15 giugno 2009 – inviato dal Console statunitense al suo governo – emerge il pressing degli americani per il Muos di Niscemi. Intanto contro il ”mostro” satellitare ad altissima frequenza elettromagnetica, è da tempo schierata l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Di Martino. “Fino quando il mondo accademico e scientifico non ci darà certezze sulla non pericolosità del sistema Muos la nostra avversità sarà sempre attuale. L’Mpa contrario. Anche l’Mpa niscemese, che appoggia la giunta Di Martino, è schierato contro il Muos. Il presidente Lombardo, a noi non ha mai detto che il Muos bisognava farlo per forza. Anzi ci ha sempre rassicurato, che qualora facesse male – conclude Ficicchia – lui per primo, si opponeva alla realizzazione…”
Le dichiarazioni rilasciate l’anno scorso alla stampa dai parlamentari Della Seta, Ferrante, Lumia e Realacci, nei confronti del senatore del Pd Mirello Crisafulli “potevano ed andavano evitate”.
“Per la commissione nazionale di garanzia, hanno violato il codice etico del partito. L’organo di garanzia, ha infatti deliberato alla “unanimità” che le dichiarazioni rilasciate l’anno scorso alla stampa dai parlamentari Della Seta, Ferrante, Lumia e Realacci, nei confronti del senatore del Pd Mirello Crisafulli “potevano ed andavano evitate”. Sia perché in contrasto con il codice etico, come scrivono nella motivazione i membri della commissione nazionale ( di cui fa parte il palermitano Giovanni Bruno dell’area Marino). Sia perché lesive della “onorabilità” del senatore Crisafulli, e suscettibili di “ledere l’immagine pubblica” del partito democratico.“
Dopo due audizioni tra le parti in causa, tenutesi a Roma, la “Commissione di garanzia nazionale – non essendo stabilite sanzioni ad hoc al riguardo – si è limitata ad un “richiamo scritto” nei confronti dei 4 parlamentari, tra cui c’è il senatore Giuseppe Lumia“
Una vicenda partita dal dissenso sulla possibile candidatura a sindaco di Enna, del senatore Crisafulli.e poi approdata in Commissione di garanzia nazionale…
Solo su ‘centonove’ di questa settimana…